Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Enna, Giuseppe Noto, ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari a un nisseno di 46 anni, per il reato di atti persecutori.
L’uomo, difeso dall’avvocato Massimiliano Bellini, è accusato di aver ripetutamente minacciato e perseguitato la ex compagna residente a Pietraperzia, in provincia di Enna.
Continui maltrattamenti
Una storia fatta di continui maltrattamenti che ormai si ripetevano da anni. La donna qualche anno fa aveva anche riaccolto in casa il 46enne, dopo l’arresto da parte dei carabinieri, credendo alle sue promesse di voler cambiare ma poi l’incubo è ricominciato. Quando ha deciso di lasciarlo definitivamente l’uomo non si è rassegnato e ha iniziato a minacciarla ripetutamente, anche tramite la loro figlia, riferendo di essere in possesso di un’arma.
Il 46enne è anche arrivato a distruggere i mobili di casa, tagliare il divano, rompere i televisori, e inviare dei video alla figlia mentre bruciava delle foto e altri effetti personali. Episodi sempre più violenti che hanno indotto la donna a presentare denuncia ai carabinieri. A quel punto l’uomo è stato arrestato.
Violenza sessuale, condannato in via definitiva nel Trapanese
Condanna definitiva per un uomo di Calatafimi, nel Trapanese, per violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti. Si tratta di un 48enne, di nazionalità rumena, che era rimasto ai domiciliari sino ad oggi. In seguito alla condanna divenuta esecutiva deve scontare 6 anni e 5 mesi.
L’uomo venne arrestato nel 2021 dal nucleo radiomobile della compagnia carabinieri di Trapani nel 2021. Le accuse erano le stesse che poi lo hanno portato alla condanna. Nel corso delle varie fasi processuali in tribunale le accuse hanno retto davanti ai giudici. Il 48enne trasferito nel carcere “Pietro Cerulli” di Trapani.
La misura cautelare a Petrosino
Altra misura cautelare dei carabinieri sempre nella sfera delle violenze domestiche. I militari della stazione di Marsala, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno imposti l’allontanamento e il divieto di dimora ad un uomo di 22 anni. Il provvedimento scaturisce da un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale. Il giovane è residente a Petrosino ma di nazionalità tunisina. Ad essere stata portata avanti un’attività investigativa condotta che è stata pienamente condivisa dall’autorità giudiziaria. Ad essere sentiti anche vari testimoni e la vittima stessa, una donna convivente con il 22enne. Ad essere documentati presunti reiterati episodi di violente vessazioni, fisiche e verbali.
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