Approvato dalla Giunta regionale il nuovo Statuto del Parco Minerario di Floristella- Grottacalda, in provincia di Enna. Si avvia, così, un nuovo periodo nella gestione del Parco archeologico che è stato oggetto, nelle scorse settimane, di un grave e vile atto vandalico perpetrato ai danni di palazzo Pennisi dove sono stati distrutti alcuni pannelli esplicativi, una parte della mostra fotografica permanente sui minatori delle zolfare e un plastico realizzato dagli stessi minatori riproducente il pozzo numero 1, il primo pozzo verticale con la torre in muratura.
Grazie all’approvazione dello Statuto, che è una risposta pronta e attenta alle esigenze manifestate dai cittadini e dall’associazionismo locale, si potrà ora procedere in tempi brevissimi al nuovo assetto del Parco che il Governo Musumeci considera di grande importanza per la valorizzazione dell’intero comprensorio.
“Con l’approvazione del nuovo statuto –dichiara l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà –il Governo si appresta a porre fine a vent’anni di commissariamenti e gestione precaria che hanno, di fatto, paralizzato ogni possibilità di valorizzazione e sviluppo del prezioso sito e dell’area circostante. Il Parco Archeologico Minerario di Floristella,infatti, non solo costituisce una importante testimonianza di archeologia industriale e di storia della Sicilia ma, per la felice coniugazione di natura e cultura, rappresenta un unicum a livello internazionale grazie anche al riconoscimento UNESCO Global Geopark all’interno del sito Rocca di Cerere.
La compiuta definizione del Museo Regionale geominerario all’interno di palazzo Pennisi aggiunge, infine, la tessera mancante alladotazione culturale e identitaria siciliana. È una giornata molto importante per la Sicilia tutta – sottolinea l’Assessore Samonà -perché rappresenta il punto di ripartenza nella politica di recupero, valorizzazione e rilancio economico che parte proprio dal territorio”.
Istituito dalla Regione nel 1991, il Parco Archeologico Minerario di Floristella è un vero e proprio museo all’aperto la cui attività estrattiva dello zolfo è documentata dalla fine del 1700 al 1986. È stata proprio la farraginosità dello statuto che ha reso sin dall’inizio impossibile la gestione che è stata affidata di volta in volta a commissari ad acta che hanno esperito gli atti di ordinaria amministrazione. Il nuovo statuto prevede un Consiglio diamministrazione agile costituito dal Presidente e da due consiglieri, uno nominato dall’assessore dei Beni Culturali ed uno espressione dei comuni dell’area in cui ricade il Parco con il Libero Consorzio.
Il Parco Minerario di Floristella è la più completa e alta testimonianza della Sicilia dello Zolfo e della trasformazione dei feudi agricoli in aree estrattive ed industriali con una valenza storico-culturale ineguagliabile. Costituisce, nella sua unicità, un’importante attrattiva per un turismo sostenibile e responsabile in un territorio in cui sono presenti anche numerose testimonianze archeologiche;motivo per cui si presta particolarmente alla valorizzazione del turismo scolastico e a visite di gruppo.
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