Interrogato a Enna un giovane dopo denunce di presunte violenze sessuali subite dal sacerdote Giuseppe Rugolo nella sacrestia della chiesa di San Giovanni Battista a Enna.

Il racconto delle violenze subite

Nove ore d’interrogatorio durante le quali il giovane ha raccontato di aver subito violenze quando era minorenne. Al processo in cui è imputato Giuseppe Rugolo, il sacerdote arrestato il 27 aprile del 2021, con l’accusa di violenza sessuale aggravata a danno di minori, il ragazzo, ha ripercorso con i pm passo dopo passo gli abusi sessuali, che sostiene siano avvenuti anche nella sagrestia della chiesa di San Giovanni Battista, dal 2009 al 2013.

Un’udienza sofferta

Fatti raccontati davanti ai magistrati Stefania Leonte e Orazio Longo e al collegio giudicante, presieduto da Francesco Pitarresi e ribaditi davanti gli avvocati delle parti civili e dell’imputato, che era presente in aula. Un’udienza sofferta in cui il giovane ha risposto alle innumerevoli domande parlando anche della presunta trattativa tra il vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana e la famiglia del giovane circa l’elargizione di una somma di denaro 25 mila euro.

Prossima udienza a ottobre

Rugolo, che ha scontato un anno di arresti domiciliari al seminario di Ferrara, ora è sottoposto all’obbligo di permanenza notturna. Dalle 8 di sera alle 8 del mattino non può lasciare il seminario di Ferrara. La prossima udienza è fissata il 10 ottobre.

L’indagine parallela sul colonnello

Il colonnello dei carabinieri, Saverio Lombardi, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di tentativo di induzione indebita a dare o promettere utilità. Lombardi, che è stato a capo dei carabinieri di Enna, qualche mese fa è stato trasferito a Lecce come capo ufficio del personale. Il rinvio a giudizio, al termine dell’udienza preliminare, presente il procuratore di Enna, Massimo Palmeri, pm Michele Benintende, giudice Michele Martino Ravelli. La vicenda del colonnello Lombardi è emersa nel corso dell’inchiesta, condotta dalla squadra mobile di Enna e coordinata dalla Procura ennese, sul sacerdote Giuseppe Rugolo, agli arresti domiciliari dal 27 aprile dello scorso anno, per violenza sessuale a danno di minori.

Le intercettazioni

Nel corso di una telefonata, intercettata all’epoca dagli inquirenti, tra il colonnello ed il vicario del vescovo, Nino Rivoli, Lombardi annuncia una sua visita al vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana perché vuole parlare della vicenda Rugolo. La procura decide così di interrogare il vescovo Gisana per comprendere quali siano le ragioni che possano avere portato un ufficiale dei carabinieri a recarsi di sera ed in borghese all’episcopio.

Il Vescovo rivela i dettagli

Ed è proprio il Vescovo a raccontare che Lombardi sarebbe andato a trovarlo per consigliargli di cambiare avvocato per un presunto coinvolgimento di questo in indagini per associazione mafiosa, in cambio della sua benemerenza come Cavaliere del Santo Sepolcro. “Mi disse – dice il vescovo – che sarebbe stato meglio cambiare avvocato perché, quello che avevo scelto, poteva essere finito dentro un’inchiesta per mafia”. Il processo al colonnello Lombardi inizierà al Tribunale di Enna il prossimo 5 luglio.

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