La Polizia di Stato su ordine del gip di Enna ha eseguito tre arresti ai domiciliari nei confronti di tre giovani indagati, a vario titolo, per rapina aggravata e lesioni aggravate a un giovane gambiano.

Uno degli indagati avrebbe anche minacciato un altro extracomunitario per farsi consegnare dello stupefacente a piazza Armerina, lo scorso 15 settembre, giorno della visita del Papa.

Il gambiano di 23 anni, Jallow Salife, ospite di una comunità gestita dall’associazione Don Bosco, fu picchiato brutalmente prima da un giovane, più o meno suo coetaneo, e poi da altri due ragazzi che gli sferrarono calci e pugni in ogni parte del corpo. La tesi della droga emerge solo ora ma l’episodio è comunque catalogato come ‘razzista’

Il ragazzo, infatti, si presentò, ferito, alla polizia e questo dimostrerebbe buona fede e che se droga venne sottratta si trattasse di modica quantità non desinata allo spaccio an che se questi aspetti vanno approfonditi.

I tre indagati dell’operazione denominata “Fight Club” sono Ambrogio Tagliarino, 21 anni, Salvatore Calì, 28 anni ed Emanuele Barrile, 24 anni, tutti di Piazza Armerina. Il giovane gambiano, dopo l’aggressione che gli è costata la perdita di due denti, aveva denunciato alla polizia di essere aggredito e rapinato da tre giovani che, dopo averlo riempito di calci e pugni, gli avevano rubato il telefonino.

Grazie alla descrizione fornita dalla vittima e alle indagini per l’aggressione, la stessa sera, a un altro uomo, sempre alla villa comunale, per questioni di droga, la polizia è risalita ai tre.

Le indagini, svolte dai poliziotti del commissariato di Piazza Armerina e dalla squadra mobile di Enna sono state coordinate dalla Procura ennese.