La chiesa di San Michele, chiusa dal 1997 per problemi strutturali, costruita nel 1700 su una preesistente impianto post arabo, datata intorno al 950 d.C, é tra i 1000 siti visitabili, il 25 e 26 marzo prossimo, nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Fai “Giornate Fai di Primavera”, che ad Enna si celebra insieme a quella dedicata al Fec, Fondo edifici di Culto, che attraverso il Ministero degli Interni amministra il patrimonio che prima era della chiesa.
“È un giorno di festa perché restituiamo, seppur per una breve apertura, la chiesa di San Michele al territorio di Enna” così il prefetto di Enna, Maria Rita Leonardi nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa giornata dedicata.
Sabato e domenica prossima, dalle ore 9 alle ore 13, la chiesa di San Michele, sarà riaperta al pubblico grazie ai lavori di consolidamento effettuati sotto la guida della soprintendenza con un finanziamento Fec. Chiusa per pericolo di crollo dovrebbe essere riaperta definitivamente al pubblico dopo i lavori di restauro ai preziosi stucchi.
“La notizia di oggi – ha detto il soprintendente Salvatore Guida – é che il fondo Patti per il sud ha finanziato per 500 mila euro i lavori di restauro”. Assieme alla chiesa saranno visitabili il palazzo e il museo Varisano.
“Saranno gli allievi di 7 scuole medie e superiori a guidare le visite, mentre i ragazzi del Liceo Musicale intratterranno i visitatori con le loro esibizioni – dice Nietta Bruno presidente del Fai Enna – In Italia sono 400 le città impegnate in questo progetto con 7500 volontari armati solo di passione”.
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