Si è tenuta nel carcere di Enna l’udienza di convalida di Carlo Lo Monaco, il trentenne di Piazza Armerina che lunedì scorso ha ucciso a coltellate il padre Armando, 53 anni, in una macelleria nel centro storico della città dei mosaici. La decisione del gip Vittorio Giuseppe La Placa è attesa nel pomeriggio.

L’avvocato del presunto omicida, Lorenzo Caruso, precisa di non aver mai detto che il suo assistito sia stato sottoposto a tso e smentisce anche che l’indagato sia mai stato fermato per atti di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Lo Monaco, invece avrebbe una serie di denunce e di procedimenti giudiziari per discriminazione razziale, oltraggio al corpo politico amministrativo e giudiziario, diffamazione aggravata e minacce aggravate.

Durante l’interrogatorio avrebbe detto di avere in passato presentato una denuncia contro il padre.

All’apparenza nulla lasciava pensare che il giovane avesse maturato l’idea di uccidere il padre, arrivato in Sicilia tre giorni prima del delitto dalla Germania, dove si era formato un’altra famiglia.

Armando Lo Monaco faceva il parrucchiere, con il figlio e l’ex moglie aveva da tempo rapporti conflittuali.

 

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