Se c’è una cosa di cui  Salvatore Montalbano,  il brillante commissario dal fascino irresistibile nato dalla penna di Andrea Camilleri, va ghiotto è la “caponatina”.

 

In attesa del secondo  e ultimo dei due nuovi episodi dal titolo “la rete di protezione” che andrà in onda questa sera, 16 marzo su Rai1 alle 21.25 ne prepariamo la versione con le mele che segue la stagionalità.

Come  ci racconta Camilleri  nel romanzo  “La gita di Tindari”  “Appena aperto il frigorifero, la vide. La caponatina! Sciavuròsa, colorita, abbondante, riempiva un piatto funnùto, una porzione per almeno quattro pirsone. Erano mesi che la cammarera Adelina non gliela faceva trovare…”. Da queste parole appare evidente la predilezione del commissario per questa gustosissima pietanza, must della cucina tradizionale siciliana,  che racchiude  in sé alcuni tra gli ingredienti più caratteristici di questa regione.

E come dargli torto? Si tratta di un succulento intingolo dal profumo invitante e dal sapore deciso e accattivante in grado di  tradurre  in sensazioni gusto-olfattive l’essenza della sicilianità, a partire dagli ingredienti che lo compongono passando per i metodi di cottura utilizzati e, soprattutto il tempo, necessario non solo per prepararlo ma anche componente fondamentale per lasciare che tutti gli ingredienti possano perfettamente amalgamarsi gli uni con gli altri e intridersi di sapore. Va da sé che se non avete tempo a disposizione, è inutile che cominciate a preparare la caponata, soprattutto se avete fretta di mangiarla poiché, è un piatto che darà il meglio di sé il giorno successivo a quello della preparazione, dopo aver riposato almeno una notte in frigo.

Per la solennità del suo gusto oltre che come antipasto o  contorno  può, assolutamente, essere considerata un secondo piatto a tutti gli effetti che non necessiterà di alcun compagno se non di una profumata e fragrante  pagnotta di pane da intingere nel sughetto che sarebbe un reato lasciare nel piatto, che il commissario Montalbano punirebbe, a ragione, severamente seguito, a ruota, da tutti i siciliani che alla scarpetta non intendono rinunciare.

Pur essendo la melanzana l’ingrediente principale della caponata giunta ai nostri giorni, in realtà, qualsiasi ingrediente si presta ad essere cucinato con la stessa modalità, poiché, come il nome stesso suggerisce, sembra che, in passato, l’ingrediente base fosse il pesce “capone” o, secondo altri, il “cappone” ovvero il pollo maschio castrato e che la versione con il noto ortaggio, sovrano della tavola siciliana, non sia stata altro che una delle tante ricette inventate  delle classi meno abbienti per cucinare un piatto “da ricchi” in versione più economica, come il caciocavallo all’argentiera  o le polpette di pane, solo per citare alcuni esempi.
Per questo motivo, in attesa che la stagione ci consenta di prepararla con le melanzane, vi proponiamo la ricetta della caponata  in cui i carciofi  saranno l’unico ingrediente da sostituire alle melanzane. Potrete  acquistare gli ingredienti online sul sito  di InSicilia che ha aderito alla campagna #iorestoacasa grazie alla quale sarà possibile ricevere la spesa stando comodamente a casa.

 

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