Che sia di cioccolato al latte, fondente, bianco, semplice o con frutta secca, tra i tanti simboli della tradizione pasquale, immancabile su ogni tavola,  a fine pasto, insieme alla colomba, cassata e pecora di pasta di mandorle, svetta “trionfante” l’uovo di Pasqua, splendidamente avvolto in luccicanti carte colorate o trasparenti a mostrarne gli splendidi decori.

Il motivo della presenza di un goloso uovo di cioccolato, uguale nella forma alle uova deposte dai volatili ma di dimensioni, in genere, ben più grandi, risiede nel fatto che nel Cristianesimo, simboleggia la risurrezione di Gesù dal sepolcro. Sebbene l’usanza di regalare per Pasqua il classico uovo di cioccolato sia una trovata commerciale relativamente  recente, quella di donare uova vere, decorate con qualsiasi tipo di disegni o dediche, è correlato alla festa pasquale sin dal Medioevo.

In realtà già dai tempi degli antichi Egizi, Greci e Cinesi  ci siano testimonianze storiche  sulle  uova di Pasqua,  sembra che la consuetudine  dello scambio di uova decorate si sviluppò, nel Medioevo, come regalo alla servitù. Nel medesimo periodo l’uovo decorato, da simbolo della rinascita primaverile della natura, divenne con il Cristianesimo il simbolo della rinascita dell’uomo in Cristo.L’uovo, infatti,  somiglia ad un sasso e appare privo di vita, così come il sepolcro di pietra nel quale era stato sepolto Gesù. Dentro l’uovo c’è però una nuova vita pronta a sbocciare da ciò che sembrava morto. In questo modo, l’uovo diventa quindi un simbolo di Resurrezione.

In tempi più recenti l’uovo di Pasqua maggiormente celebre e diffuso è il classico uovo di cioccolato, che ha conosciuto largo successo nell’ultimo secolo che, tuttavia, coesiste insieme al classico uovo di gallina  che, solitamente, viene  cucinato sodo. Soprattutto nei paesi di religione ortodossa  la tradizione delle uova di gallina permane  in risposta alla diffusione delle uova prodotte commercialmente, giudicate dagli ortodossi una strumentalizzazione consumistica della Pasqua. In Italia, sebbene l’uovo sodo come simbolo pasquale sia assolutamente  rimasto presente  soprattutto nel cosiddetto “benedetto” ovvero piatto di salumi e formaggi che solitamente apre il pranzo di Pasqua come antipasto, è usanza che a fine pasto  si proceda  con l’apertura delle uova di cioccolato, donate soprattutto ai più piccoli ma non disdegnate affatto dagli adulti, per conoscerne la sorpresa oltre che gustarne il goloso cioccolato.

 

Quest’anno tra le tante iniziative benefiche e di solidarietà se volete acquistare un uovo “buono in tutti i sensi” potete comprare l’uovo di Pasqua AIL, al latte o fondente, il cui ricavato sarà devoluto per la ricerca all’ Associazione Italiana Leucemie tramite il sito di InSicilia l’e-commerce di prodotti tipici siciliani che ha aderito alle campagne social #iorestoacasa e #iomangioebevosiciliano per consentirvi di ricevere la spesa comodamente a domicilio, potrete trovare alcuni degli ingredienti necessari per realizzarla.