“La docente di matematica nominata nei giorni scorsi si è recata sull’isola di Alicudi ma ha dovuto rinunciare in quanto il percorso fino alla scuola, con 350 scalini, le è risultato estremamente pesante”. Lo dice Bartolo Pavone, vicepreside della scuola elementare di Lipari, da cui dipende Alicudi.
Nella scuola più piccola d’Europa ci sono tre alunni ma le lezioni non seguono un calendario preciso: gli insegnanti vanno e vengono. Per questo i genitori degli alunni protestano. “Nel Centro preparazioni esami – spiega Pavone – è stato dato incarico alla docente residente già insegnante di ruolo per una preparazione mirata alle materie letterarie, in vista dell’esame di fine anno, sempre come integrazione alla frequenza delle lezioni tenute in comune con gli alunni di primaria. La segreteria sta lavorando a ritmo serrato per individuare la nuova docente della primaria e un’altra docente di matematica per il Cpe. Per la scuola di Filicudi sono state integrate le lezioni impartite per tutti gli alunni della primaria dalla docente di ruolo con lezioni di scuola secondaria”.
“Riteniamo – conclude – che l’unica soluzione per risolvere anche i problemi scolastici nelle isole minori potrebbe essere una legge che dia la precedenza per l’insegnamento nelle isole dei docenti eoliani. Il paradosso è che una decina di insegnanti eoliani sono costretti a lavorare nel nord Italia e pur avendo fatto richiesta anche per gravi motivi di malattia e di famiglia, non sono state autorizzati a rientrare nelle loro isole”.
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