“Il sindaco di Frazzanò, Gino Di Pane non è riuscito a bloccare il pignoramento del monastero di Fragalà (Me) per un debito esiguo, circa 4 mila euro. E’ uno dei più importanti beni architettonici Basiliani della Sicilia. Questo evidenzia un’ incapacità amministrativa che sta procurando ingenti danni alla comunità di Frazzanò, chiediamo l’intervento della Corte dei conti”.

Lo rende noto Antonio Carcione consigliere comunale d’opposizione ed ex sindaco del Comune del Messinese.

“Il Comune – ricostruisce Carcione – non ha pagato dal 2015 un debito di 3 mila e novecento euro che si riferiva a spese legali da liquidare ad un avvocato per una causa persa da parte del comune. Il legale, Eugenio Benvegna, dopo vari tentativi andati a vuoto, ha fatto pignorare alcuni beni del Comune tra i quali addirittura il monastero di San Filippo di Fragalà, che al catasto risulta ancora fabbricato rurale e non ha vincoli ed è quindi ‘aggredibile’.

Il primo cittadino – sostiene Carcione – ha deciso di non pagare comunque il debito intentando a sua volta una causa e spendendo sino ad oggi 14mila euro di spese legali. Ha poi offerto al creditore un grande quadro de “Il Conte Ruggero contro i Mori” realizzato nel 2013 dall’artista Lidia Monachino e dal maestro Dimitri Salonia, pittore conosciuto in tutto il mondo, che si trova al monastero”.

L’opera era stata commissionata al Comune agli artisti e ha il valore di 50 mila euro – sottolinea Carcione – ed è incredibile che un sindaco per non pagare un debito di 3.900 euro offra un quadro che ha un valore stimato di cinquantamila euro e stia rischiando di far perdere alla sua comunità un monastero Basiliano unico al mondo”.