Svelati omicidi e intimidazioni di mafia nel Messinese, 7 gli arresti. Eseguita un’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip, nei confronti di indagati per vari fatti di sangue aggravati dal metodo mafioso. A venir fuori che dietro quegli omicidi c’era l’interesse di Cosa nostra. In particolare coinvolto il clan dei “Barcellonesi” che gestiva gli affari criminali a Barcellona Pozzo di Gotto e sulla fascia tirrenica della provincia di Messina. Il provvedimento scaturisce dalle indagini avviate nel gennaio 2023 dai carabinieri del raggruppamento operativo speciale su delega della Dda. Si è fatta luce su 10 tra omicidi, lupare bianche, intimidazioni e tentativi di omicidio.
Alcuni già condannati
L’operazione scattata all’alba da parte dei carabinieri del Ros, con il supporto del comando provinciale carabinieri di Messina. Con loro anche i colleghi del 12° nucleo elicotteri carabinieri di Catania. Tra i 7 arrestati alcuni già condannati con sentenza definitiva per essere capi e promotori del clan mafioso dei “Barcellonesi”. Secondo le indagini avrebbero preso parte, in qualità di mandanti o esecutori materiali, a omicidi nell’ambito della guerra di mafia degli anni ‘90 in provincia di Messina.
L’accusa
Sei dei 7 indagati sono indiziati di essere “appartenenti” alla famiglia mafiosa “barcellonese”. L’accusa è di omicidio premeditato aggravato dal metodo mafioso, commesso al fine di agevolare le attività dell’associazione di stampo mafioso dei “Barcellonesi”.
Gli omicidi svelati
Gli arresti sono maturati nel contesto di determinate indagini. Per gli omicidi di Angelo Ferro nel 1993 a Milazzo, il duplice omicidio di Antonino Accetta e Giuseppe Pirri, i cui cadaveri furono rinvenuti nel cimitero di Barcellona Pozzo di Gotto nel 1992. Figurano poi gli omicidi avvenuti tutti a Barcellona di Carmelo Ingegneri, Francesco Longo, Aurelio Anastasi e Giuseppe Abbate, avvenuti tutti tra il 1992 e il 1998. Sempre a Barcellona ci furono poi le due lupare bianche di Giuseppe Italiano e Giuseppe Porcino nel 1993. Queste indagini hanno riguardato l’omicidio anche di Fortunato Ficarra, avvenuto nel 1998 a Santa Lucia del Mela e per cui ci sono già 5 condanne in giudicato. Arresti maturati anche per l’attentato a colpi di arma da fuoco avvenuto nel 1993 a Barcellona e che causò la morte di Sergio Raimondi, Giuseppe Martino e Giuseppe Geraci. Anche qui c’è una condanna definitiva nei confronti di uno degli esecutori materiali.
Commenta con Facebook