Benedetto Bifronte, 62 ani, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese (MI). L’uomo, originario del Messinese ma residente in Lombardia, a Rozzano, è accusato di aver provocato la morte del medico Giorgio Falcetto di 76 anni. Lo avrebbe colpito alla testa con un’accetta nel parcheggio del Policlinico San Donato.

Benedetto Bifronte avrebbe confessato

Il medico è morto il 14 dicembre scorso all’ospedale San Raffaele, dove era ricoverato. L’aggressore, il 62enne, siciliano, è stato identificato e sottoposto a fermo immediatamente dopo il fatto. Adesso la sua posizione si aggrava visto il decesso del medico e dovrà rispondere di omicidio volontario. Tra l’altro, l’aggressore avrebbe anche confessato davanti ai carabinieri che l’hanno rintracciato nelle ore successive nella sua abitazione a Rozzano.

L’aggressione dopo due anni di rancore

“Mi ha rovinato la vita”, avrebbe detto dopo l’arresto. Il verbale è agli atti delle indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Giovanni Polizzi. Nelle dichiarazioni con cui ha confessato il delitto, Bifronte ha raccontato che quella mattina è andato al pronto soccorso del Policlinico San Donato perché si era svegliato con un dolore al petto, ma dopo aver visto che c’era troppa gente in attesa è uscito ed è tornato alla macchina. Ha detto che in quel momento ha riconosciuto il medico che “due anni fa mi aveva fatto una flebo”, che a suo dire gli avrebbe causato “gravi problemi di salute”. Ha riferito di avergli detto, mentre gli passava vicino, che a causa sua stava sempre male, sostenendo pure che Falcetto lo avrebbe insultato a sua volta.

Zitto davanti ai pm

Andandosene, poi, con la sua auto Bifronte avrebbe urtato contro la macchina del medico e a quel punto, secondo la sua versione, si sono messi a litigare. “Io ero tranquillo ma il medico era agitato”, ha sostenuto ancora. E ha aggiunto di aver “perso la testa”, di aver colpito Falcetto con quell’accetta presa dal bagagliaio e di essere scappato perché aveva paura, così ha detto, che gli altri attorno gli potessero fare del male. E ha concluso il suo racconto: “Il medico che mi ha fatto le due flebo mi ha rovinato la vita”. Nell’interrogatorio per la convalida del fermo avvenuto ieri pero Bifronte si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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