Soffoca mentre ingoia un boccone di carne per l’ostruzione totale delle vie aeree causata dal corpo estraneo e perde i sensi nel giro di pochi minuti. E’ successo ad una donna di 61 anni di Santo Stefano di Camastra che nella serata di ieri, nel bel mezzo della cena, stramazza al suolo in coma da carenza di ossigeno nel sangue.

I soccorsi

Pochi istanti dopo, lo stato d’asfissia origina il conseguente arresto cardiaco che non avrebbe lasciato speranze di vita alla donna che se oggi, sana e salva, potrà raccontare l’epilogo di una angosciosa esperienza finita bene, in quella che sembrava essere una comune serata di ottobre, può farlo solo grazie al servizio di emergenza urgenza sanitaria “118” ed in particolare al tempestivo intervento dell’equipaggio della Delta 29, l’ambulanza in dotazione al Punto territoriale di emergenza di Santo Stefano di Camastra

L’intervento salvavita

Come racconta nebrodinews.it,  stato proprio l’intervento dell’equipe sanitaria coordinata dal dottor Antonino Puglisi ha salvare la 61enne. Giunti sul posto i soccorritori esaminano la scena scorgendo nella donna, priva di coscienza, dei segnali inequivocabili. La colorazione bluastra della cute, dovuta ad una insufficiente ossigenazione del sangue, non lasciava spazio a dubbi: l’equipaggio si trova davanti ad un’interruzione del funzionamento cardiaco e dell’attività respiratoria spontanea.

I due soccorritori professionali, Antonio Scudieri e Biagio Tita, iniziano sul corpo privo di vita, la rianimazione cardio polmonare. Una combinazione tra compressioni toraciche, ma senza ventilazione per evitare che il bolo potesse scendere più in basso, per preservare manualmente il circolo, che dopo una ventina di minuti circa danno l’effetto sperato. La donna da un’evidente segnale di ripresa, il cuore ricomincia a battere, e con un colpo di tosse elimina il corpo estraneo che gli ostruiva in profondità le vie aeree, iniziando a respirare autonomamente.

La paziente, salva per il rotto della cuffia, viene stabilizzata e trasferita con la massima urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Agata di Militello per gli approfondimenti clinici del caso, tra l’incontenibile gioia dei familiari che hanno potuto riabbracciare, con commozione, un affetto che per qualche interminabile istante pensavano di aver perso per sempre.

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