Il cadavere di un uomo di 74 anni è stato trovato nel Messinese stamani, dai carabinieri all’interno della sua auto, carbonizzato. In cura in una struttura di psichiatra, a causa di uno stato di forte depressione, si sarebbe dato fuoco.
Ordinata l’autopsia
La salma è stata sottoposta a sequestro affinchè si proceda con l’esame autoptico. Le indagini dei carabinieri sono coordinate dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto.
L’altra recente tragedia in provincia
Il Messinese oltretutto è stato segnato recentemente da un altro episodio analogo. Nel febbraio scorso Ayman Serti, 16enne di origine marocchina, fu trovato morto carbonizzato a Merì. Una morte non del tutto chiarita, le ipotesi investigative che fanno ancor più male e il dramma della famiglia di un sedicenne, un ragazzo sereno, senza problemi, un ragazzo come tanti trovato morto e semi carbonizzato. Chi ha conosciuto Ayman Serti esclude che, come invece ipotizzano gli inquirenti, possa essersi tolto la vita. E, peraltro, in questo modo drammatico e doloroso. I genitori e i due fratelli, da anni in Sicilia, sono certi che sia stato ucciso. “Forse non sapevamo tutto di lui”, dice Ayubb, il maggiore dei tre ragazzi.
L’ultimo giorno di vita
Dopo essere andato a Milazzo da un cugino, Ayman era tornato a Merì. Mentre stava raggiungendo gli amici in piazza la madre gli aveva chiesto di andare a comprare delle pizze. Poi la telefonata misteriosa. Il giovane improvvisamente avrebbe mostrato fretta. Tanto che al gestore del locale avrebbe detto di sbrigarsi a dargli le pizze. Improvvisamente, però, se ne sarebbe andato senza dir nulla. Il fratello non vedendolo tornare l’ha chiamato più volte. Il telefonino era risultato irraggiungibile. L’autopsia ha escluso segni di violenza sul corpo, ulteriore elemento che induce gli investigatori a sospettare il suicidio. Accanto al cadavere, scoperto da una pattuglia dei carabinieri, è stata trovata una bottiglia con liquido infiammabile che verrà analizzata. “Non avrebbe mai fatto un gesto simile”, insiste la famiglia.
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