La Fp Cgil di Messina in una nota lancia un allarme in merito “alla tragica situazione in cui versa la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, dove a fronte del crescente numeri detenuti affetti da patologie pschiatriche o in gravi condizione di disagio mentale, il numero di agenti di polizia penitenziaria rimane invariato.
All’appello mancano circa 50 poliziotti su un totale di 166 unità previste. A ciò si aggiunge che circa il 50% del personale attualmente presente, risulta temporaneamente assegnato ai leggi della legge 104/92, con tutte le conseguenze che ciò comporta”.
“Si comprende facilmente – aggiunge la Fp Cgil – che tale elemento, determina la fruizione di turni agevolati, di permessi, di esenzione dalle notti, e dunque una sempre più complessa organizzazione e programmazione dei turni di lavoro, poiché la parte restante del personale è soggetto a cambi turni, mancata copertura dei servizi, mancata fruizione dei permessi ed anche alla possibilità di usufruire della Mensa obbligatoria di Servizio (MOS). Fino a giungere – continua la nota – all’utilizzo di personale femminile in reparti dove dovrebbe essere impiegato personale maschile”.
“Basta promesse è il momento dei fatti – conclude la Fp Cgil -. Il personale è ormai fin troppo stanco ed esausto. Ciascuna istituzione, per la propria parte, deve mettere in atto interventi urgenti e drastici, sino ad arrivare, se necessario, alla chiusura di sezioni come l’ATSM se questi non rispondono a criteri che consentano l’incolumità del personale che a qualsiasi titolo vi lavora, e la corretta attenzione, da parte di personale qualificato e specializzato, dei soggetti ivi detenuti. Occorre una nuova pianta organica che non tenga conto del personale assegnato provvisoriamente ai sensi della legge 104/92”.
(foto di repertorio)
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