E’ scontro sulla Cardiochirugia pediatrica in Sicilia tra Pd e M5S, un dibattito che prende anche la forma dell’eterna rivalità tra la parte orientale e occidentale dell’Isola.
Tutto è nato dalla proposta del Movimento 5 Stelle che secondo il deputato regionale del Pd Filippo Panarello, sarebbe “contro la permanenza della Cardiochirurgia pediatrica dall’ospedale di Taormina e ripropone i più vecchi schemi del campanilismo con il deputato grillino Giorgio Ciaccio, palermitano, che chiede che di depotenziare l’offerta sanitaria della Sicilia Orientale per trasferire la struttura all’Ismett di Palermo”.
“Quella del trasferimento – continua Panarello – è una ipotesi inaccettabile che non sarebbe giustificata né dal punto di vista sanitario né dal punto di vista economico: sulla struttura in questi anni sono stati fatti ingenti investimenti in termini finanziari, scientifici e di risorse umane. E se davvero sono emersi problemi nei rapporti con l’utenza – prosegue Panarello – allora la soluzione più logica sarebbe utilizzare l’eventuale somma necessaria al trasferimento per garantire una migliore accoglienza dei parenti dei piccoli pazienti”.
”E’ necessario valutare i tanti risvolti negativi che il trasferimento avrebbe sul territorio e su una importante area della Sicilia – conclude Panarello – bisogna continuare sostenere un progetto sanitario di alto livello”.
Immediata la replica del Movimento 5 Stelle: “Nessuna volontà di sguarnire Taormina, anzi ci fa piacere che la nostra nota abbia acceso i riflettori sulla carenza della cardiologia pediatrica, problema cui vanno date risposte sia per la Sicilia orientale che per quella occidentale, per combattere i cosiddetti viaggi della speranza fuori dall’Isola”. Così i deputati M5S Giorgio Ciaccio (Ars) e Giulia Di Vita (Camera) chiariscono il senso della loro proposta che vede l’Ismett di Palermo come destinazione finale temporanea della cardiochirurgia pediatrica, ma che non sbarra la strada al centro del Messinese.
“Conosciamo i problemi e le numerose criticità sul tappeto di questa complessa questione – dicono i deputati – però, da opposizione. chiediamo una soluzione a breve che dia risposte alle famiglie, evitando che vadano addirittura a Roma per ricevere l’assistenza completa, come già avviene. Per questo chiediamo che venga attivata la sede di Palermo, in via temporanea, in attesa dell’Ismep, come previsto dalla Regione, e che, al contempo, venga potenziata la sede di Taormina, anche in virtù delle peculiarità geografiche della Sicilia. Se ciò non dovesse accadere i siciliani sappiano che le responsabilità saranno da addebitare alle politiche sanitarie nazionali e regionali”.
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