Blitz notturno della polizia che ha bloccato nel cuore della notte una corsa clandestina di cavalli a Messina. Trovati due calessi in gara, con la seguito decine di moto che incitavano i partecipanti. Denunciato uno dei fantini, volto noto delle forze dell’ordine con precedenti specifici.

Le accuse

Gli inquirenti hanno contestato le accuse di maltrattamenti di animali e competizioni non autorizzate. Gli agenti hanno denunciato un messinese di 75 anni alla Procura della Repubblica di Messina. L’operazione è stata portata avanti dai poliziotti delle volanti impegnati nel controllo del territorio. L’uomo oltretutto annovera precedenti di polizia tra cui abbandono e maltrattamenti di animali.

L’irruzione a gara in corso

Il 75enne nella notte scorsa era il protagonista di una corsa clandestina lungo viale Giostra. Sono stati gli stessi poliziotti a notarlo e bloccarlo mentre era su un calesse in competizione con un altro fantino. Era in corso una vera e propria gara clandestina di cavalli. A seguire i due calessi, in corsa a folle velocità, uno sciame di ciclomotori, impegnati ad incitare gli animali con i clacson e subito dileguatisi all’arrivo dei poliziotti.

Nella stalla medicinali ad uso veterinario

La polizia, nel fuggi fuggi generale, ha bloccato il settantacinquenne, scortato sino alla stalla in cui veniva custodito l’animale. Qui gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato medicinali ad uso veterinario. Il cavallo ed il relativo calesse, invece, sono stati sottoposti a sequestro. Sono in corso ulteriori accertamenti mirati a stabilire eventuali ulteriori irregolarità e ad identificare gli altri responsabili.

A Palermo i provvedimenti del questore

Recentemente anche a Palermo ci sono stati interventi sul fronte del contrasto alle corse clandestine di cavalli. Il questore ha emesso nove misure di prevenzione personali, tre daspo urbani e sei avvisi orali, dopo verifiche e riscontri effettuati in ordine ad episodi di corse clandestine di cavalli e combattimenti tra cani.

Due episodi

Due gli episodi emersi. Nel primo caso si è fatto riferimento a corse clandestine di cavalli organizzate sulle strade di Brancaccio, nelle vicinanze di due stazioni ferroviarie ed addirittura divulgate ed esaltate su canali social. I poliziotti hanno sviluppato capillari accertamenti anche in relazione ad un’operazione di polizia giudiziaria condotta ad Agrigento. In questo caso il contesto è quello di un combattimento organizzato tra cani, verosimilmente dopati per acuirne l’aggressività. I poliziotti agrigentini hanno riscontrato la presenza di un gran numero di organizzatori e partecipanti, almeno 25, confluiti dalla Puglia e da più parti della Sicilia in un casolare di Canicattì. Tra loro, due palermitani nei cui confronti il questore di Palermo ha emesso altrettanti avvisi orali.

Articoli correlati