Ennesimo colpo inferto dalla Polizia di Stato al clan Mangialupi di Messina. Agenti della Squadra mobile, nell’ambito dell’operazione “Refriger II”, hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di cinque persone, ritenute responsabili di far parte di un’associazione finalizzata al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

Il capo dell’organizzazione, in precedenza arrestato per traffico di sostanze stupefacenti, era riuscito a mantenere il controllo dell’organizzazione e, tramite il metodo dei “pizzini”, continuava a gestire i vasti traffici, solo momentaneamente interrotti dal precedente blitz.

L’indagine ha consentito di accertare l’esistenza e la dinamicita’ di un gruppo nel Rione Mangialupi, in particolare nel traffico di sostanze stupefacenti, dotato di una complessa struttura organizzativa, ben ramificata sul territorio, capace di esercitare il controllo dell’intero quartiere.

Capo e promotore Francesco Turiano, arrestato il 24 giugno 2013 con l’operazione “Refriger”, a oggi in carcere dal quale ha continuato a gestire l’organizzazione attraverso la sorella Carmela.

Un’organizzazione rimasta pienamente operativa attraverso i colloqui con i parenti e i “pizzini” con i quali Turiano
continuava a comunicare le sue direttive. Il lavoro di indagine e le intercettazioni ambientali hanno confermato la struttura gerarchica dell’organizzazione, sino ad individuarne la base logistica dove ingenti quantitativi di droga venivano lavorati, confezionati e smistati per la successiva vendita.

La centrale del traffico era la casa della sorella di Turiano e da lei era gestita, insieme ai sodali, seguendo le direttive del fratello.

Il Gip di Messina Eugenio Fiorentino, su richiesta della Dda, ha dunque disposto l’applicazione della misura cautelare
in carcere nei confronti di Francesco Turiamo, detto Nino Testa, 32 anni, gia’ detenuto; Giovanni Panarello, 33 anni,
gia’ detenuto nel carcere di Trapani; Salvatore Pino, detto Salvuccio, 30 anni, in atto sottoposto all’obbligo di dimora; Carmela Turiano, 34 anni. Una quinta persona e’ ricercata.

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