Un intero paese, Tripi, nel Messinese, è rimasto per sette anni con il fiato sospeso per una frana che, prima nel 2012 e poi nel 2015, ha scaraventato grossi massi sulla strada provinciale 115 in prossimità dell’accesso al centro abitato.

In entrambe le circostanze l’intervento di somma urgenza della Protezione civile e dell’amministrazione cittadina consentì il ripristino del transito veicolare ma, fino ad oggi, quel tratto di versante continua a rappresentare un costante pericolo. Adesso, però, l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, è pronto a intervenire. La Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce ha infatti pubblicato la gara – da 102mila euro – per affidare le indagini geognostiche ed elaborare, oltre a una necessaria relazione geologica, il progetto esecutivo dei lavori di consolidamento dell’intera area interessata dai cedimenti di roccia.

L’intervento che i progettisti dovranno prevedere mira alla realizzazione di paratie di pali collegate in testa da un cordolo in cemento armato. Dovranno essere costruite barriere paramassi e barriere flessibili in filo d’acciaio, alle quali si accompagneranno sistemi cosiddetti attivi di reti chiodate in aderenza. Indispensabili, inoltre, opere per canalizzare e regolare il deflusso delle acque piovane attraverso canali di gronda che saranno stabilizzati utilizzando una serie di micropali

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