- Aggiudicato l’incarico per i progetti per un importo di 125mila euro
- Dieci milioni e 585mila euro per la salvaguardia del tratto di litorale
Un progetto per salvaguardare dall’erosione costiera quattro spiagge, quattro suggestivi borghi marinari della riviera nord di Messina. A individuare le soluzioni più idonee per proteggere dalle mareggiate i tratti più esposti di Capo Rasocolmo, Marmora, Rodia Puccino e Acqualadroni, sarà il team di professionisti, coordinato dallo Studio D’arrigo, che si è aggiudicato l’incarico per un importo di 125 mila euro.
La somma destinata alla pianificazione degli interventi fa parte del sostanzioso budget – dieci milioni e 385 mila euro – che l’ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha destinato alla difesa e alla salvaguardia di quest’altro pezzo di litorale tirrenico.
Si va verso la soluzione
Prende, dunque, sempre più corpo, grazie alla Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce, la soluzione definitiva per contrastare gli accentuati fenomeni di erosione costiera che, oltre a divorare l’arenile, hanno creato danni a reti fognarie e strade del lungomare.
Il dossier che i progettisti dovranno recapitare nella sede di piazza Ignazio Florio, oltre a contenere i risultati dei rilievi batimetrici, delle indagini biologiche e archeologiche e dello studio meteomarino, indicherà con esattezza i punti in cui dovranno essere realizzate le strutture frangiflutti, il numero complessivo e il volume necessario per svolgere al meglio la loro funzione.
Barriere soffolte e pennelli in massi naturali consentiranno di avviare contestualmente l’opera di ripascimento, restituendo alla collettività lidi di rilevante interesse paesaggistico e ambientale che, diversamente, sarebbero stati destinati a scomparire del tutto.
A fine marzo, affidata progettazione per Santa Teresa di Riva
Anche a Santa Teresa di Riva si registra un’emergenza della quale si è fatto carico l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico. La Struttura commissariale, procedendo con un appalto integrato di oltre cinque milioni, ha affidato sia la progettazione che l’esecuzione delle opere che serviranno a proteggere gli oltre quattro chilometri di litorale divorati dal moto ondoso.
Ad aggiudicarsele, per un importo di cinque milioni e 813 mila euro, è stato il Consorzio Ciro Menotti di Ravenna. Tempi celeri, quindi, per mettere la parola fine sul progressivo arretramento della linea di costa che, oltre ad avere effetti negativi sul richiamo turistico della zona, rappresenta un crescente rischio per le infrastrutture che oramai si trovano a ridosso della battigia. Basti pensare che, negli ultimi dieci anni, la porzione erosa è di circa venti metri.
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