I finanzieri della Tenenza di Barcellona Pozzo di Gotto, durante un’attività di prevenzione per la scoperta di attività illecite nel settore del gioco d’azzardo, hanno individuato un centro di raccolta scommesse senza autorizzazioni.
L’operazione, eseguita insieme con funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Messina, ha permesso d’individuare un esercizio al cui interno vi erano quattro dispositivi telematici ed una postazione centrale dove l’esercente raccoglieva le puntate e stampava le relative ricevute.
Il titolare è stato denunciato per esercizio abusivo di gioco e scommesse, illecito che prevede la pena della reclusione da sei mesi a tre anni e sono state sequestrate le ricevute delle giocate e le attrezzature tecniche utilizzate, costituite da cinque computer e una stampante.
Oltre alla denuncia in ambito penale, lo stesso dovrà rispondere anche di una violazione amministrativa alla normativa antiriciclaggio, in quanto non aveva ottemperato all’obbligo di tenuta dell’archivio unico informatico, necessario all’identificazione dei clienti che effettuano giocate o conseguono vincite superiori a mille euro.
Il titolare rischia sanzioni amministrative fino a un massimo di 176.000 euro, mentre quelle previste per il concessionario e per il proprietario dei quattro apparecchi di tipo videoslot, a cui è stata contestata l’installazione degli stessi in un esercizio non munito della licenza di pubblica sicurezza, possono arrivare fino a 15.000 euro per ciascun apparecchio di gioco.
I giochi illegali non permettono il monitoraggio del corretto funzionamento degli apparecchi, sottraendo le correlate risorse relative al prelievo erariale unico e possono favorire forme di illecito anche a danno dei consumatori che utilizzano sistemi non certificati che potrebbero alterare il sistema di vincite.
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