• Intimidazione al sindaco di Limina (in provincia di Messina)
  • Le due autovetture di Filippo Ricciardi sono state danneggiate
  • La solidarietà dell’Anci Sicilia

“Esprimiamo la nostra piena solidarietà al sindaco di Limina, Filippo Ricciardi, per il vile atto intimidatorio subito in queste ore”. Lo dicono Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia, commentando la notizia relativa al danneggiamento di due autovetture di proprietà del primo cittadino di Limina (Messina).

Gli amministratori locali in prima linea per la difesa della legalità

“Si tratta dell’ennesimo atto intimidatorio nei confronti degli amministratori locali in prima linea per la difesa della legalità – concludono Orlando e Alvano – che ogni giorno, malgrado le enormi difficoltà legate all’emergenza sanitaria ed economica, provano a dare risposte ai cittadini”.

Intimidazione ad un altro amministratore a luglio a Bagheria

Un altro amministratore era stato ‘preso di mira’ nel luglio scorso a Bagheria, in provincia di Palermo.
L’intimidazione era stata indirizzata all’assessore all’Igiene Urbana di Bagheria, Giuseppe Tripoli.
Nell’auto dei genitori del componente della giunta era stato lasciato un materasso e nel parabrezza la scritta “sbirro”.
L’assessore Tripoli aveva immediatamente presentato denuncia ai Carabinieri contro ignoti.
Subito era arrivata la solidarietà del sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, e dal presidente del Consiglio comunale Michele Sciortino in rappresentanza di tutto il Consiglio comunale.
Nell’occasione il sindaco aveva dichiarato: ““Esprimiamo vicinanza e solidarietà ai genitori e all’assessore Tripoli, siamo certi che non arretrerà di un passo nell’opera meritoria che sta compiendo per garantire l’igiene urbana di questa città. Confidiamo nel lavoro delle Forze dell’Ordine che ringraziamo per la collaborazione nella tutela del territorio e a cui garantiamo la nostra collaborazione”.

Intimidazioni ripetute contro un avvocato a Serradifalco

Non c’è pace per un avvocato di Serradifalco, nel Nisseno. Dopo l’incendio di tre auto, a partire dal 2018, il 20 luglio scorso, ha subito un altro attentato: qualcuno ha sparato cinque colpi di pistola all’indirizzo della sua abitazione di contrada Perito.
Uno dei proiettili ha colpito una finestra mandandola in frantumi. L’avvocato è stata scortata dai carabinieri. Appena tre giorni prima i carabinieri avevano arrestato due persone ritenute responsabili di un attentato incendiario ai suoi danni: Valentina Garretta e Martin Marius Vasile, 29 anni, entrambi di Canicattì, nell’Agrigentino.

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