Nel corso del 2023, i carabinieri del comando provinciale di Messina, nel quadro delle iniziative finalizzate alla prevenzione e alla repressione dei reati inerenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro, l’emersione del lavoro nero e lo sfruttamento del lavoro, d’intesa con il dirigente dell’ispettorato territoriale del lavoro architetto Enrico Zaccone, come anche ribadito nel più ampio ambito del protocollo di intesa stilato dalla prefettura del capoluogo peloritano con tutti gli enti provinciali coinvolti nella tematica, hanno condotto una strutturata intesa operativa, attraverso una permanente campagna di periodici controlli congiunti nel delicato settore dei cantieri edili, pubblici e privati, nella provincia peloritana.
Le attività ispettive sono state eseguite, a tappeto, con cadenza periodica, in diversi comuni messinesi, dai militari delle 9 compagnie carabinieri in tutta la provincia insieme ai militari del nucleo carabinieri ispettorato del Lavoro del capoluogo. In particolare, i militari hanno condotto ispezioni in 31 imprese edili attive in cantieri presenti nelle diverse località della provincia, effettuando verifiche su 80 posizioni lavorative.
Quindici ditte trovate irregolari
All’esito delle attività svolte, sono state rilevate irregolarità in 15 ditte, delle quali 14 sono state sottoposte alla sospensione temporanea delle attività per la presenza di gravi violazioni in materia di sicurezza del lavoro e la presenza di lavoratori “in nero”.
Le irregolarità hanno riguardato, principalmente, la mancata adozione di misure tecniche e organizzative volte a evitare pericoli di caduta da impalcature e ponteggi, i cosiddetti pericoli da “lavoro in quota”, come, ad esempio, la mancata installazione di protezioni verso il vuoto. Gli altri illeciti rilevati sono stati quelli connessi con ulteriori rischi dei lavoratori, come la mancata fornitura di dispositivi di protezione individuale e la messa in sicurezza dei cantieri, nonché l’inosservanza degli obblighi relativi alla formazione dei dipendenti.
Ventiquattro denunce, oltre 360mila euro di multe
A seguito delle criticità e delle omissioni accertate a carico dei datori di lavoro e dei vari responsabili della sicurezza dei lavoratori, sono state deferite all’autorità giudiziaria complessivamente 24 persone ed irrogate sanzioni e ammende per l’ammontare complessivo di oltre 360.000 euro.
Basso numero di lavoratori in nero
Occorre comunque osservare come, analogamente a quanto avvenuto nell’anno precedente, anche durante la campagna dei controlli del 2023, particolarmente orientata ai cantieri pubblici, ma non solo, è stata riscontrata la presenza di un basso numero di lavoratori in “nero”, solo 3 rispetto alle 80 posizioni lavorative verificate.
La campagna dei controlli dei carabinieri del comando provinciale di Messina e del nucleo ispettorato del lavoro, nel settore edile, proseguirà anche nel 2024, con l’obiettivo di mantenere elevata e costante la vigilanza sulla specifica delicata tematica, confermando l’incisiva e permanente azione di prevenzione e contrasto dei Carabinieri e dell’Ispettorato del Lavoro alle violazioni che danneggiano i diritti dei lavoratori e mettono a serio rischio la loro incolumità.
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