I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Messina, con gli ispettori del lavoro, nelle ultime 2 settimane, hanno svolto un’operazione di controllo nei cantieri edili della provincia messinese per verificare il rispetto delle normative giuslavoristiche e l’applicazione delle leggi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Le ispezioni in 10 imprese hanno potato alla denuncia di otto persone, tra committenti, imprenditori, ritenuti responsabili di non aver opportunamente vigilato sulla messa in sicurezza dei cantieri. E’ stata accertata – dicono i carabinieri – anche la presenza di 4 lavoratori in nero su un totale di 25.
Sono state, inoltre, elevate sanzioni amministrative per 46.400 euro e determinate ammende per 174.347 euro. In 6 casi su 10 è stato notificato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, “impedendo alle ditte di continuare a lavorare in circostanze di massimo pericolo per la sicurezza dei propri operai”. Un cantiere edile è stato sequestrato per “gravissime violazioni sulla normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavori ed in particolare il rischio di caduta dall’alto dei lavoratori dipendenti”.
I controlli nel Palermitano
Mancata sicurezza nei cantieri edili. I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Palermo hanno denunciato 21 tra committenti, imprenditori, e professionisti, ovvero i coordinatori della fase della progettazione ed esecuzione dei lavori, questi ultimi ritenuti responsabili di non aver opportunamente vigilato sulla messa in sicurezza dei cantieri.
Tra le violazioni in materia di lavoro più ricorrenti sono state riscontrate la mancata vigilanza e segnaletica di sicurezza. Mancata visita medica e formazione specifica. Mancata installazione delle protezioni con pericolo di caduta dall’alto e ancora la mancata consegna dispositivi protezione individuale agli operai. In sede di ispezione è stata accertata anche la presenza di 10 lavoratori in nero su un totale di 22, quasi il 50%. Sono state, inoltre, elevate sanzioni amministrative per un totale di quasi 600 mila euro.
Diciotto imprese edili sotto osservazione
A finire sotto la lente d’ingrandimento, solo nell’ultima settimana, sono state 18 imprese soprattutto nel delicato settore edile impegnate in cantieri avviati in maniera esponenziale in tutta Palermo e provincia, ma anche quelle del settore agricolo e produttivo. In 11 casi su 18 è stasa sospesa l’attività imprenditoriale, impedendo – così – alle ditte di continuare a lavorare in circostanze di massimo pericolo per la sicurezza dei propri operai.
Quello dei controlli in campo lavorativo rappresenta un tema molto delicato, ove già da circa un secolo l’Arma dei Carabinieri ha voluto concentrare parte della propria attività allo scopo di prevenire e reprimere quelle condotte che mettono in pericolo l’incolumità dei lavoratori, e a maggior ragione oggi che assistiamo al crescente numero di morti “bianche” su tutto il territorio nazionale, come spesso ricordato dal nostro presidente della Repubblica.
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