Accade anche che chi dovrebbe tutelare i tuoi interessi, come un avvocato, invece ti deruba. E’ la disavventura capitata ad Alfio Coco, un ragazzo di Terme Vigliatore che ha raccontato la sua storia in un servizio video realizzato da Matteo Viviani, inviato de Le Iene, andato in onda ieri sera.

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Due anni fa Alfio ha un incidente di motocross nel quale rischia di perdere la vita. Mentre percorre una strada di montagna, va a sbattere contro il cavo di acciaio di una compagnia telefonica caduto ad altezza di uomo a causa del maltempo.

Alfio riporta una frattura alla spalla e 40 punti di sutura al collo, solo per una fortunata casualità ha evitato di venire decapitato dal capo.

Si rivolge così subito ad un avvocato, un professionista del paese di cui si fida, e che conosce sin da quando erano entrambi bambini. Il legale dice immediatamente ad Alfio che a causa del danno subito, gli spettano non meno di 30mila euro.

Fatto sta che il giovane incidentato che ribadiamo, si fida ciecamente del legale, gli affida tutte le pratiche del suo caso. Trascorrono le settimane e l’avvocato inizia a dire ad Alfio che l’assicurazione ha intenzione di liquidare una somma assai inferiore rispetto alle sue iniziali ottimistiche previsioni.

Una sera convoca Alfio nel suo studio e gli presenta alcuni documenti, tra cui l’attestazione di liquidazione del danno pari a 7.728 euro. Alfio che non ha gli occhiali e non può leggere, firma, e va a casa. Solo qualche ora dopo esamina con attenzione le carte: si rende conto che il foglio della liquidazione è corretto a penna e che l’avvocato gli ha fatto firmare la delega ad incassare i soldi dell’assicurazione per contro di Alfio.

L’incidentato torna dall’avvocato e chiede spiegazioni su quel foglio corretto, le risposte sono evasive ed il legale chiede senza girarci troppo intorno il suo onorario: ben 2.500 euro, ovvero il 35% della somma ottenuta dall’assicurazione. Alfio protesta per la parcella troppo elevata e dopo un estenuante tira e molla l’avvocato chiede 700 euro “me li devi dare cash, subito”, dice nella registrazione fatta da Alfio e trasmessa da Le Iene, ed il ragazzo gli consegna i soldi quella sera stessa.

La vicenda sembra conclusa ma dato quanto accaduto, Alfio comincia a capire che evidentemente si è fidato della persona sbagliata. Contatta direttamente l’assicurazione con cui non aveva mai avuto rapporti, dato che si era occupato di tutto l’avvocato, e scopre che per il suo incidente è stato liquidato un risarcimento di 17.728 euro.

Capisce il motivo della correzione su quel foglio: l’avvocato aveva cancellato il numero uno dalla cifra totale per incassare ben 10mila euro. Torna dal legale, lo affronta, gli chiede i suoi soldi, vuole sapere perché gli abbia di fatto rubato 10mila euro. L’avvocato risponde che si tratta di “onorario e spese di studio”.

Una parcella, come dire, davvero salata ed esagerata. Praticamente un furto.
L’avvocato, che nel frattempo ha denunciato Alfio per stalking e tentata estorsione, solo perché ha chiesto i suoi soldi, è stato raggiunto al bar da Matteo Viviani.

Dice che le carte non sono contraffatte – munito di lente di ingrandimento – fornisce risposte sommarie e poco chiare, non ricorda molti dettagli, non riesce a chiarire la sua posizione. Insomma sostiene che le carte non le ha modificate lui.
Sul compenso dei 10mila euro richiesto continua a ribadire che quella somma gli spettava. Ma c’è di più: Alfio ha ricevuto dalla compagnia assicurativa una mail con la quale viene specificato che della somma liquidata, 15.028 euro sono l’effettivo risarcimento del danno, e 2.700 euro sono da considerarsi “a titolo di onorari”.

Insomma, una vicenda paradossale che certamente proseguirà in tribunale. Alfio spera solo di poter riavere il suo denaro ed un po’ di tranquillità.

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