Non si placano le polemiche sulla preparazione di Taormina e della Sicilia al G7 previsto per il mese di maggio Legambiente Sicilia ribadisce l’allarme per l’abbandono delle regole che nessuna urgenza può motivare, specialmente se si tratta di regole del codice dei contratti, da poco entrate in vigore proprio per mettere argine agli scandali del settore degli appalti pubblici.

“Ci associamo – dice Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia – alle preoccupazioni del Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, nuovamente ripetute in questi giorni: riteniamo incomprensibile e di una gravità inaudita fare delle deroghe sulle gare d’appalto in un’area così sensibile a corruzione e infiltrazioni mafiose”.

“Sembra ormai che delle tante opere che erano previste – sottolinea Zanna – sia rimasta solamente la costruzione dei due eliporti, la cui collocazione, quanto mai insensata per molteplici ragioni di opportunità e sicurezza, dovrebbe essere oggetto di ripensamento, mentre non si parla più del rifacimento del manto stradale dell’autostrada. Il territorio di Taormina è un territorio estremamente fragile dal punto di vista idrogeologico e dunque il G7 avrebbe dovuto essere una grande occasione almeno per alcuni dei lavori necessari per il risanamento e la messa in sicurezza del comprensorio, ma sembra che della vera sicurezza nessuno intenda occuparsi preferendo lavori di maquillage, come l’inutile rimaneggiamento della strada per il Teatro greco romano, giustamente bloccata dalla Soprintendenza. Ma, siamo convinti che non sia ancora troppo tardi per poter fare almeno qualcuno di quei lavori di cui Taormina (e il suo comprensorio) hanno un disperato bisogno”.

Legambiente ha organizzato, insieme al mecenate Antonio Presti, per venerdì 24 febbraio alle ore 16, un incontro con tutte le associazioni e realtà locali alla Villa Comunale di Taormina, dalla quale far partire una forte richiesta della cittadinanza affinché il suo territorio venga rispettato e valorizzato.