L’accusa è di maltrattamenti in famiglia

Picchiava la compagna anche in stato di gravidanza, arrestato un 33enne

Picchiava la propria compagna anche quando era in stato di gravidanza, costretta anche alle più grandi umiliazioni. Vessata, psicologicamente e fisicamente. Il suo calvario è finito. Sono stati i poliziotti a porre fine a questo inferno fra le mura domestiche mettendo le manette ai polsi del compagno-orco. Teatro di questo dramma familiare la città di Messina. Il tribunale ha emesso nei confronti dell’uomo la misura cautelare in carcere sulla scorta delle indagini portate avanti dagli agenti.

Continue molestie

Ad aver eseguito il provvedimento è stato il personale delle volanti che ha quindi dato seguito all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal tribunale di Messina, a carico di un trentatreenne messinese, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia. Vittima la convivente, in stato di gravidanza, costretta a subire ripetutamente molestie fisiche e verbali.

Alla donna mai risparmiati insulti e minacce

Alla donna non sono stati risparmiati insulti e minacce e, in più occasioni, limitazioni alla propria libertà personale. Alla fine dello scorso mese di luglio tra i due ci fu l’ennesima lite, a seguito della quale la donna è stata schiaffeggiata e ferita con una bottiglia, riportando lesioni per le quali si è reso necessario il suo ricovero presso un ospedale cittadino. I successivi accertamenti hanno permesso di ricostruire la vicenda, evidenziare le responsabilità dell’uomo ed emettere la misura cautelare.

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Lo scorso anno altro scenario di degrado

Lo scorso anno sempre a Messina vi fu un altro arresto di un uomo. In quel caso i maltrattamenti sfociarono addirittura in un tentato omicidio. Questa l’accusa che all’epoca venne formulata dai carabinieri della stazione Giostra ad un 44enne. In quel caso, nella spirale della violenza, finì non solo la moglie ma anche altri familiari e conviventi. L’arresto è scattato dopo le indagini coordinate dalla Procura peloritana, in seguito alla denuncia della moglie. La donna esasperata dalla relazione fatta di violenze fisiche e psicologiche, dopo aver subito l’ennesima aggressione fisica sfociata in un vero e proprio tentativo di strangolamento, ha deciso chiedere aiuto alle forze dell’Ordine.

 

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