Informazione, prossimità e prevenzione costituiscono il filo conduttore della nuova campagna “Estate in Sicurezza”, voluta ed avviata dalla questura di Messina al fine di intensificare, nel periodo estivo, l’attività di controllo del territorio e di garantire la massima sicurezza ai turisti e a tutti i cittadini. Prevenzione e contrasto, dunque, ad ogni forma di illegalità, attraverso l’impiego di tutte le risorse disponibili e dei moderni strumenti a disposizione della Polizia di Stato. In questa cornice si inscrivono l’operazione “Quartieri Sicuri” e l’intensificato uso degli acquascooter per la vigilanza dei litorali.

Il questore: “Decoro e regole”

“Il nostro obiettivo – ha detto il questore Gennaro Capoluongo – è permettere a tutti di vivere, in modo sicuro, la propria città, la provincia, le località turistiche. Occorre riconsegnare ai nostri luoghi quella bellezza e quel decoro talvolta minati da chi si pone fuori dalle regole. Messina deve diventare ‘laboratorio di sicurezza’, dove applicheremo nuovi modelli operativi e di controllo riconducibili ai concetti di prossimità e di vicinanza ai cittadini”.

Un filmato del lavoro quotidiano dei poliziotti

Per promuovere l’“Estate in Sicurezza”, è stato, infine, realizzato, dall’ufficio relazioni esterne della questura, insieme al gabinetto di polizia scientifica di Messina, un filmato che racconta, con immagini, le attività quotidianamente svolte dai poliziotti, professionisti della sicurezza e veri protagonisti della nuova campagna.

Attività partita da tempo

La questura messinese già dall’inizio di questa estate ha dato vita a questa operazione, lasciano anche traccia delle proprie attività con controlli in città e provincia. Ad esempio un’attività specifica è stata realizzata sugli acquascooter con verifiche che hanno interessato in particolar modo i centri turistici di Taormina e Giardini Naxos. Nel corso dei controlli, sono quattro le persone alla guida di moto d’acqua sanzionate per non aver rispettato quanto previsto dalla normativa che regola l’uso di tali mezzi. Nello specifico, i poliziotti a bordo di acquascooter hanno constatato che nessuna delle persone sottoposte a controllo indossava il casco di protezione obbligatorio. Elevata, quindi, la dovuta sanzione.

Articoli correlati