Una rapina in casa messa in atto da due minorenni e culminata con una feroce violenza sessuale ai danni di una donna di 90 anni.

Questa storia orribile si è consumata a Messina lo scorso 14 settembre. La donna aveva aperto la porta ai due giovanissimi perché si fidava, essendo uno di loro amico di un suo nipote.
Mai avrebbe potuto immaginare che quella visita di sarebbe trasformata per lei nel peggiore degli incubi.

Adesso, come si legge sul Giornale di Sicilia, la posizione dei due minorenni, arrestati poche ore dopo la terribile violenza, si aggrava. La Procura di Messina ha modificato uno dei capi di imputazione, trasformandolo da lesioni aggravate a tentato omicidio. I due sono anche accusati di rapina aggravata.

L’anziana donna, difesa dall’avvocato Fabrizio Alessi, è stata ascoltata durante l’incidente probatorio dello scorso 18 ottobre, a seguito del quale il pm Annalisa Arena, titolare dell’inchiesta, ha cambiato il capo d’imputazione.

I difensori dei due minorenni, un 17enne ed un 14enne, avevano presentato richiesta di scarcerazione al Tribunale del Riesame, che l’aveva però respinta. Chiesto per entrambi il giudizio diretto.
La prima udienza si terrà il 5 marzo. I minori sono difesi dagli avvocati Ernesto Marcianò, Alessandro Trovato e Giuseppe Carrabba.

Aggredita, malmenata ed infine violentata. La vittima è stata anche ricoverata in prognosi riservata al Policlinico della città dello Stretto.

Dopo aver rubato in casa della donna un paio di occhiali ed una bicicletta, i due minori l’hanno violentata. La 90enne non aveva voluto rivelare ai suoi aguzzini dove fossero nascosti il denaro ed i gioielli.
A salvare la donna, poco prima delle 19 di quella terribile giornata, fu la polizia allertata dalla figlia della vittima. Quando i poliziotti raggiunsero l’abitazione della 90enne, la trovarono ancora a terra, sotto shock, con i vestiti strappati ed il volto tumefatto.

La donna riuscì tuttavia a trovare le forze e la lucidità collaborando con le forze dell’ordine per rintracciare i suoi aggressori.

Gli agenti le mostrarono alcune fotografie e lei riuscì a riconoscerli.

Pochi minuti dopo, una volante della Polizia, individuò i minori mentre camminavano lungo viale Umberto trainando una bicicletta. Avevano ancora tracce di sangue dell’anziana sugli abiti e le scarpe.

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