Morì a Roma dopo una agonia durata oltre 2 mesi. Adesso per la morte della piccola di soli 5 mesi avvenuta tre anni fa dovrà svolgersi un processo

Il gup di Messina rinvia a giudizio i medici di

Il gup di Messina Tiziana Leanza ha rinviato a giudizio 4 medici nell’ambito dell’inchiesta sulla morte della piccola Beatrice Morici deceduta il 30 agosto del 2018 all’ospedale “Bambino Gesù” di Roma dove era stata portata dopo un intervento nel reparto di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale di Taormina per una malformazione con la quale conviveva senza sintomi dalla nascita.

I genitori chiedono giustizia da anni

I genitori della piccola, difesi dagli avvocati Antonio Cozza e Nicodemo Gentile, da anni chiedono giustizia ritenendo ci siano responsabilità dei medici.

Il 3 luglio del 201 l’operazione a Taormina

Il 3 luglio del 2018 la neonata era entrata in sala operatoria all’ospedale di Taormina per un intervento che doveva durare 4 ore, ma qualcosa era andato storto, la piccola era uscita dopo 12 ore ed era stata immediatamente portata in Terapia intensiva.

Trasferita a Roma dopo un arresti cardiaco e un’ischemia

Il cardiochirurgo, uscito dalla sala operatoria, aveva detto ai genitori che l’intervento era stato più complicato del previsto,. La neonata, dopo poco aveva avuto un arresto cardiaco e un’ischemia cerebrale, era stata trasferita a Roma dove era morta dopo 68 giorni.

L’operazione per un difetto congenito

Beatrice era nata il 2 marzo 2018. Le viene diagnosticato un difetto intraventricolare e il 30 giugno viene ricoverata da un cardiochirurgo a Taormina, in provincia di Messina. Durante l’ecocardiogramma, un medico nota una deviazione del percorso dell’arteria (sling polmonare).

Nel fascicolo processuale dovrebbe confluire anche una perizia effettuata da Giuseppe Pomè, primario del reparto di Cardiochirurgia pediatrica del Gaslini di Genova, e Antonio Grande, cardiochirurgo del Policlinico di Pavia attraverso la quale si sarebbe risaliti alla causa della morte