Precipitano col parapendio a Castelmola, nel Messinese. L’istruttore è morto mentre l’allieva è rimasta gravemente ferita. Adesso si praga per le sue sorti dopo il ricovero in condizioni gravissime in ospedale.

Si trova all’ospedale Cannizzaro

La 49enne coinvolta ieri nell’incidente con il parapendio a Castelmola, entrata in codice rosso al Pronto Soccorso dell’Ospedale Cannizzaro, dopo gli approfondimenti diagnostici al Trauma Center, è stata sottoposta dagli specialisti ortopedici a un intervento di stabilizzazione provvisoria con fissatore esterno per la frattura esposta al femore destro.

La donna è in prognosi riservata

La donna ha riportato anche un grave trauma toracico e altre fratture vertebrali. È stata quindi ricoverata nel reparto di Anestesia e Rianimazione, dove si trova attualmente con prognosi riservata.

Ieri la tragedia a Castelmola

Ieri un cinquantenne istruttore è morto a Castelmola, nel Messinese, nell’impatto al suolo del parapendio con cui volava. L’allieva che era con lui ha riportato diverse fratture ed è stata trasporta in ospedale con un elicottero del 118. L’incidente è avvenuto in contrada Moli. La vittima era originaria di Catania. Sul posto, oltre ai soccorritori, anche il sindaco di Castelmola, Orlando Russo.

Chi era la vittima

La vittima, Alessandro Melfa, aveva 54 anni ed era un istruttore esperto, molto conosciuto nel capoluogo etneo. La donna rimasta ferita, una cinquantenne amica dell’uomo, agrigentina residente a Gallodoro, è ricoverata in codice rosso per un grave politrauma all’ospedale Cannizzaro di Catania. A trasportarla nel nosocomio etneo è stato l’elicottero ‘Drago 146’ del reparto Volo dei vigili di Catania intervenuto su segnalazione della sala operativa dei pompieri di Messina.

La dinamica

La particolare orografia del terreno dove è precipitato il parapendio ha reso necessario l’intervento dell’elicottero soccorrere la donna che è stata portata a bordo, assieme a un medico del 118, con l’ausilio del verricello. Secondo una prima ipotesi, il parapendio, lanciato da Monte Venere, a Castelmola, avrebbe urtato contro dei fili elettrici dell’alta tensione che sono segnalati e noti. Negli anni scorsi un altro parapendio era caduto nella zona, ma in quel caso il pilota si era salvato.

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