I Carabinieri della Stazione di Monforte San Giorgio, a conclusione di una complessa attività investigativa hanno deferito in stato di libertà 5 persone accusate di aver ‘organizzato’ una pista in terra battuta ‘fai da te’ per esercitazioni da moto cross.

La denuncia è scattata i due proprietari del fondo, M.T. classe ‘30 e I.A.M.E. classe ‘59, nonché i tre conduttori del fondo, M.G.N. classe ‘80, B.G. classe ‘92 e C.P. classe ‘81.

L’indagine condotta dai Carabinieri insieme al personale del Distaccamento di Rometta del Corpo Forestale della Regione Siciliana e dell’Ufficio Tecnico del Comune di Monforte San Giorgio, ha consentito di appurare che la pista, utilizzata per esercitazioni e gare di moto cross, è stata creata movimentando la terra (anche con variazione delle quote altimetriche) in un’area, di circa 11 mila metri quadri, ubicata nella contrada Santa Fraga del Comune di Monforte San Giorgio, classificata agricola nel piano urbanistico dell’Ente.

La movimentazione della terra è avvenuta senza porre in essere nemmeno una corretta ed efficace regimentazione delle acque meteoriche. Nel corso degli accertamenti è emerso che la realizzazione della pista da motocross è avvenuta in un’area sottoposto a vincolo paesaggistico, ricadente nella fascia di rispetto di 150 metri dall’alveo del torrente Niceto, con il quale la pista confina e dal quale si accede mediante un varco praticato nel muro d’argine del torrente, ove è stato apposto un cancello in ferro.

E’ emerso, ancora, che il fondo interessato dalla realizzazione della pista da motocross, ricade in un’area percorsa dall’incendio di vaste proporzioni verificatosi nella zona il 16 giugno del 2016. Gli interessati sono risultati sprovvisti oltre che dell’autorizzazione paesaggistica anche della preventiva autorizzazione alla movimentazione del terreno ai fini del vincolo idrogeologico, che avrebbe dovuto concedere la competente autorità forestale.

L’area è stato sottoposta a sequestro preventivo, in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.