Matteo Salvini è sempre più convinto che il ponte sullo Stretto di Messina si farà e lo è a tal punto da aver annunciato la riattivazione della società Ponte Stretto nella prossima manovra economiche che il governo si appresta ad approvare. “Ci sarà la riattivazione della società Ponte Stretto”, annuncia il numero uno del Mit.

La riattivazione della vecchia società nella prossima manovra

“In questa manovra bilancio ci sarà la riattivazione della società che dovrà portare a termine il ponte sullo Stretto di Messina”, ha annunciato il ministro delle Infrastrutture Salvini, definendo l’opera un “simbolo del genio e dell’ ingegneria” italiana.

“Se ci sarà bisogno chiederemo aiuto a Fincantieri”

Salvini è intervenuto alla consegna della MSC Seaescape di Fincantieri a Monfalcone e annuncia che per la realizzazione dell’opera che congiungerà la Sicilia alla Calabria occorreranno competenze: “Se ci sarà bisogno chiederemo una mano anche all’ingegneria di Fincantieri”, ha proseguito Salvini per il quale “dopo 50 anni di chiacchiere portare la prima pietra del ponte che unisce una volte per tutte Sicilia, Calabria, Italia e Europa è uno degli obiettivi che mi sono prefissato”.

La storia della società Ponte Stretto

Come si legge sul sito web dell’Anas, la Società Stretto di Messina fu costituita nel 1981 in attuazione della legge n. 1158/1971 per progettare, realizzare e gestire il collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente.
La Stretto di Messina S.p.A. in liquidazione è soggetta all’attività di direzione e coordinamento di ANAS S.p.A., che a partire dal 1° ottobre 2007 controlla la Società con una partecipazione al capitale sociale dell’81,848%.
Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 aprile 2013, la Società Stretto di Messina S.p.A. fu posta in liquidazione. Con questo provvedimento erano conseguentemente cessati dalle rispettive cariche tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione.

L’incontro con Rfi e la richiesta di un finanziamento

La prossima tappa è un incontro istituzionale con Rfi, che dal precedente governo aveva ricevuto l’incarico di organizzare un ulteriore studio di fattibilità. Ma nell’ottica di concretizzare i propositi sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, il ministero delle Infrastrutture e Trasporti guidato da Matteo Salvini si sta attivando anche per ottenere un finanziamento europeo. In vista del Consiglio dell’Unione Europea dei Ministri dei Trasporti, in programma il 5 dicembre a Bruxelles, fonti del Mit fanno sapere che al momento è in fase di discussione il regolamento europeo sui corridoi di trasporto: il collegamento tra Calabria e Sicilia è inserito come progetto in fase di studio. Il dicastero di Porta Pia sta elaborando una serie di osservazioni al Regolamento europeo, in parallelo con l’esame del Parlamento. Per auspicare il finanziamento, il gruppo ID – di cui fa parte la Lega – ha presentato anche un emendamento ad hoc per inserire il collegamento stabile tra Villa San Giovanni e Messina tra i cosiddetti “missing link” ferroviari e stradali da finanziare.

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