Ivan Pagano, messinese di 29 anni, da circa 20 giorni combatteva contro un brutto mal di denti ma né lui né i suoi familiari potevano immaginare che lo avrebbe portato alla morte.
Il giovane è deceduto il 22 febbraio dopo un’iniezione di antibiotico per curare un ascesso dentale. I genitori hanno sporto denuncia alla magistratura per accertare eventuali responsabilità nella morte del figlio. Il fascicolo al momento è contro ignoti. Adesso si attende che il sostituto procuratore Margherita Brunelli conferisca l’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia sul corpo del giovane e chiarire le cause del decesso.
I genitori, sentiti dagli inquirenti, hanno con sgomento ricostruito quanto accaduto. Tre settimane fa Ivan aveva iniziato ad avvertire un fastidioso dolore ad un dente, e si era recato da un dentista che gli aveva consigliato una radiografia panoramica, prescrivendo un antibiotico in compresse.
Il giovane aveva seguito alla lettera la cura, non traendone alcun beneficio. Quando il dolore aumentava assumeva pertanto anche un antinfiammatorio in bustine, facendo risciacqui alla bocca.
La mattina del 22 febbraio Ivan era andato di nuovo dal dentista sperando che gli estraesse il dente che tanto fastidio gli procurava. Il dentista però aveva constatato che l’infezione era ancora presente e molto estesa e quindi aveva ritenuto opportuno cambiare antibiotico, prescrivendo un altro farmaco in fiale.
Ivan tornato a casa, ha cenato con i genitori e la fidanzata e ha fatto l’iniezione di antibiotico.
Poco dopo è iniziato l’incubo: il ragazzo ha vomitato più volte mostrando anche difficoltà respiratorie ed una tosse incessante.
I genitori hanno chiamato l’ambulanza ma Ivan aveva già perso i sensi, e a mezzanotte è morto in ospedale senza che i medici riuscissero a salvarlo.
I familiari del ragazzo, assistiti dal legale Andrea Florio, vogliono adesso scoprire la verità e capire cosa sia accaduto al giovane e sfortunato Ivan e soprattutto se il decesso sia collegato ad una allergia al farmaco.
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