E’ rimasto per 36 ore nelle viscere di una grotta carsica nella zona di Rocca di Novara, in provincia di Messina, e solo grazie ad uno spettacolare intervento è stato estratto sano e salvo.
Brutta disavventura per un 40enne che dopo essersi calato in un cavità ha fatto perdere le proprie tracce rischiando il peggio. A quanto pare, secondo una prima ricostruzione, l’uomo avendo finito la corda a propria disposizione non sarebbe riuscito a risalire.
Sono stati dei pastori della zona a notare la fune ed a sentire in lontananza la voce dell’uomo che si trovava in un cunicolo, così hanno avvertito i carabinieri di Fondachelli Fantina che hanno fatto scattare subito la macchina dei soccorsi.
Sul posto, oltre a volontari ed ai militari dell’Arma, sono intervenuti i vigili del fuoco ed i finanzieri del Sagf di Nicolosi, il nucleo che si occupa di missioni di recupero e soccorso in montagna. E’ stato proprio uno specialista delle fiamme gialle a calarsi nella grotta intercettando l’uomo che si trovava ad una profondità di 40 metri.
Una volta imbragato, il malcapitato è stato recuperato da squadre miste di finanzieri, carabinieri, pompieri e volontari del Corpo nazionale del soccorso alpino che lo hanno estratto con la cosiddetta tecnica alpinistica del contrappeso.
A prendere parte alle operazioni di salvataggio anche il primo cittadino di Fondachelli, Marco Pettinato che coordinandosi con la prefettura di Messina ha seguito tutte le fasi dei soccorsi durate circa cinque ore. L’uomo era particolarmente provato dalla stanchezza e avrebbe rischiato il peggio se non fosse stato soccorso in tempo.
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