Sei persone, di età compresa tra i 22 e i 40 anni, sono state denunciate dai Carabinieri di Francavilla di Sicilia al termine di un’indagine avviata in seguito ad una rissa avvenuta nella notte del 26 giugno scorso in una via del centro cittadino.
La ricostruzione dell’episodio
I militari dell’Arma, grazie ad accurati accertamenti e all’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona, sono riusciti a ricostruire nei dettagli la dinamica dell’episodio. Sembra che tutto sia nato da una discussione scaturita per futili motivi tra i sei soggetti che ben presto è degenerata in una violenta rissa. Gli individui hanno iniziato a colpirsi con calci e pugni fino all’arrivo di una pattuglia dei Carabinieri allertata da una segnalazione giunta al 112. A quel punto i facinorosi sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce.
L’identificazione dei responsabili
I militari, grazie al minuzioso lavoro investigativo, sono poi riusciti a risalire all’identità dei responsabili raccogliendo ulteriori elementi a loro carico. Tutte le informazioni sono state riassunte in un’informativa trasmessa alla Procura della Repubblica di Messina che ha portato alla denuncia dei sei soggetti per il reato di rissa.
Sequestro di un’arma
Ma non è finita qui. Sul luogo del misfatto, quella notte, i Carabinieri hanno anche trovato e posto sotto sequestro un coltello, verosimilmente abbandonato da qualcuno dei partecipanti alla rissa. Per questo motivo è scattata anche la denuncia per porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere.
Rissa a Palermo, morto un giovane tunisino
È morto questa mattina il giovane vittima di una brutale aggressione avvenuta lo scorso 4 Luglio in via Maqueda. Il ragazzo, di nazionalità tunisina, vent’anni di età, era stato ricoverato presso l’Azienda ospedaliera universitaria in condizioni critiche. Era ricoverato nel reparto di Terapia intensiva del Dipartimento di Emergenza Urgenza del Policlinico “Paolo Giaccone”.
Gli sforzi medici non sono bastati
Il personale del Dipartimento di Emergenza Urgenza diretto dal professore Antonello Giarratano ha fatto tutto il possibile per salvare la vita del paziente, ma nonostante gli sforzi incessanti di medici e infermieri, le gravi ferite riportate durante l’aggressione sono risultate fatali. “Il danno neurologico severo da trauma subito e le complicanze post arresto cardiaco verificatosi nell’immediatezza dell’evento – spiega Giarratano – non hanno permesso, nonostante il trattamento intensivo, di recuperare le funzioni vitali. Si esprime il cordoglio alla famiglia lontana e un ringraziamento al Consolato della Tunisia, alle autorità intervenute e al Comune di Palermo”
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