Un video nel quale si promuove una candidatura da parte del sindaco di Messina Cateno De Luca è comparso questa mattina sul suo profilo facebook. Oltre ad interrompere il silenzio elettorale come ormai capita di continuo attraverso l’utilizzo dei social network approfittando del fatto che quando la legge è stata emanata questo strumento non esisteva e dunque non è stato compitamente regolamentato, il video fa riferimenti chiari ad un sistema di ‘pupi e pupari’, una sorta di cupola che ha governato la Sicilia e contro la quale de Luca si schiera apertamente.

Parole considerate offensive e che causano una reazione giudiziaria. “Sporgerò immediatamente querela nei confronti del Sindaco di Messina, Cateno De Luca, che interrompendo il silenzio elettorale, in un video – diffuso sui social media e sulla messaggeria dei telefoni cellulari- in modo grave e diffamatorio, ai limiti della calunnia – dice l’avvocato Saverio Romano – si è permesso di accostarmi ad un sistema anzi ad una cupola di “pupi e pupari” da cui lui vorrebbe liberare la Sicilia. Avrà modo di spiegarne le ragioni innanzi alle autorità competenti”.

La querela annunciata nel tardo pomeriggio è stata formalizzata in serata negli uffici della digos di Palermo

L’attenzione alla vicenda sta soprattutto nelle parole ritenute altamente diffamatorie, ma esiste un secondo aspetto della vicenda: la violazione del silenzio elettorale. Una abitudine, quest’ultima che in realtà non riguarda, però, solo De Luca. In queste ore sono diversi i candidati di tutti gli schieramenti che stanno diffondendo sui social una quantità di messaggi elettorati in violazione della giornata di riflessione