Ancora una tragedia del mare, anche se siamo al 30 ottobre. Un sub di 35 anni, originario di Nicosia ma residente a Troina, è morto dopo essersi immerso nel tratto mare tra Vulcano e Lipari. L’uomo era con un gommone, partito da Milazzo, aveva raggiunto le Eolie, assieme a due amici.

Raggiunto il tratto di mare aveva deciso di immergersi per una battuta di pesca in apnea, cosa che faceva spesso nell’arcipelago. Non vedendolo riemergere i due amici hanno cominciato a cercarlo ritrovandolo, poi, a pelo d’acqua, un centinaio di metri più in avanti da dove si era immerso.

I disperati soccorsi

Con l’aiuto di un pescatore, il sub, ancora in vita ma in gravi condizioni, è stato issato e portato al porto di Vulcano-Levante
dove ad attenderli c’erano il medico e i volontari della Croce Rossa.

Vani i tentativi di rianimarlo. I carabinieri dell’isola, su disposizione della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno disposto il trasferimento della salma nell’obitorio del cimitero di Lipari, in attesa della decisione sull’eventuale autopsia.

La tragedia a Favignana

Lo scorso luglio un sub era morto e due sono stati portati con urgenza nella camera iperbarica a Favignana. E’ il bilancio di un intervento nella principale delle Egadi da parte della Capitaneria di Porto di Trapani.

I sub erano stati portati a riva e portati d’urgenza dai sanitari del 118 nel centro dell’Asp. Il sub morto  David Salvatori di 52 anni era di Latina, residente a Roma. Erano usciti con un istruttore per un immersione in mare. Durante la discesa uno dei tre si è sentito male.

Durante la risalita ha perso i sensi. Portato a riva dai militari della capitaneria di porto è stato soccorso dai medici rianimatori del 118. Per il sub svenuto non c’è stato nulla da fare. Gli altri due sono stati portati in camera iperbarica.

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