Un viaggio affascinante nel territorio alla scoperta di bellezze naturali e paesaggistiche ma anche della cultura e delle antiche tradizioni della Sicilia attraverso il gusto e il cibo.
Ha preso ufficialmente il via, con grande successo di pubblico ieri, ad Alcara Li Fusi, in provincia di Messina, Nebrodigusto, la rassegna dedicata alle eccellenze agroalimentari.
Per tre domeniche in calendario eventi del gusto, convegni, seminari e incontri promozionali.
Tra gli ospiti grandi chef, produttori e aziende che valorizzano la Sicilia.

Una novità per il territorio nebroideo

Soddisfatto il sindaco di Alcara Li Fusi, Ettore Dottore, che ha fortemente voluto, con i cittadini e le associazioni, la realizzazione della rassegna finanziata dall’assessorato regionale all’Agricoltura. “Nebrodigusto – commenta – è una novità assoluta nel panorama nebroideo. Queste tre giornate rappresentano la possibilità di fare una esperienza unica attraverso il gusto. Venite al Alcara a scoprire tutte le nostre bellezze”.

Una biodiversità importante

In uno dei borghi più belli della nostra regione, un evento che esalta lo scrigno di ricchezze del Parco dei Nebrodi, un luogo straordinario da tutelare e valorizzare. Lo spiega bene Domenico Barbuzza, presidente del Parco dei Nebrodi dal 2020: “Qui è presente una biodiversità animale e vegetale importante che deve essere mantenuta viva. Non a caso abbiamo creato la Banca del germoplasma che ha sede ad Ucria, che annovera 63 tipi di fagioli e 40 tipi di fichi. Dico sempre che il buon Dio ha messo il Parco dei Nebrodi in una posizione strategica.
Da ricordare poi la colonia di 250 grifoni che si trovano qui e che richiamano turisti provenienti da ogni dove che arrivano per ammirarli”.

Il turismo esperienziale

E il Parco dei Nebrodi punta proprio ad attirare il maggior numero di turisti, e le presenze, c’è da dire, non mancano. Lo conferma Francesco Calanna, presidente del Gal Nebrodi Plus: “Il turismo esperienziale è la nuova frontiera del turismo. Una bella camera d’albergo e il mare pulito si possono trovare in tanti luoghi. Qui invece offriamo una esperienza ambientale, enogastronomica e di tradizioni che hanno radici antichissime.
Il turista può fare una esperienza, è il valore aggiunto di questo posto.
E’ un territorio che lascia una traccia nell’animo dei visitatori”.

Gli show cooking

Con Nebrodigusto l’agroalimentare siciliano diventa anche spettacolo e show cooking. Proprio in occasione della prima giornata dalla rassegna, è stato illustrato un vero e proprio itinerario gastronomico.
Grande interesse ha suscitato l’appuntamento “Le mani in pasta”, ovvero l’angolo dedicato all’arte del pane con le donne di Alcara, che hanno raccontato una tradizione antica. Pina Cetriglia e Concetta Calcò hanno spiegato come si prepara il pane del meraviglioso borgo utilizzando l’antica “maidda”. “La tradizione non si deve abbandonare – commenta Cetriglia – perché facciamo questo pane con amore. E’ genuino e buonissimo”.
A seguire la degustazione di pane tradizionale realizzato con grani antichi e lievito madre e condito con gli olii e le erbe di Sicilia. Proprio all’olio extra vergine di oliva, è stato dedicato un momento della manifestazione con una ‘lezione’ di Giuseppe Rizzo, farmacista e imprenditore di Sant’Agata di Militello.
Rizzo ha illustrato gli aspetti salutistici dell’olio d’oliva, alimento che contiene elementi che favoriscono il benessere e possono prevenire alcune patologie. “Chi meglio degli chef – sottolinea Rizzo – può trasformare e veicolare questi elementi in piatti buoni e anche salutari? Il loro ruolo è fondamentale”.

Chi ha scelto di restare

Molto seguito ed apprezzato anche lo show cooking dedicato al gelato, ‘condotto’ magistralmente da Pietro Di Noto, maestro gelatiere di Tusa noto in tutto il mondo per le sue invenzioni e i suoi brevetti, basti citare un box che permette di conservare il gelato per 48 ore evitando che si sciolga.
Di Noto, che negli anni ha collezionato premi in tutto il mondo, aprendo punti vendita persino a Dubai e Singapore, tiene a sottolineare il suo amore viscerale per la Sicilia e per Tusa in particolare, che definisce “paese terapeutico”. “Potevo andare ovunque – racconta – certamente avrei avuto più successo economico. Ma solo qui trovo materie prime abbondanti e di eccezionale qualità. E poi ho voluto tramandare la tradizione ai miei figli.
La tradizione va tutelata e manutenuta viva. Il segreto per riuscirci è crederci, restare in Sicilia e lavorare.
Bisogna fare tanti sacrifici, ma i risultati ottenuti ripagano di ogni sforzo”.
Dello stesso avviso lo chef Franco Agliolo, del ristorante Ambrosia di Sant’Agata di Militello, che ha avuto modo di lavorare negli Stati Uniti, in Australia e a Capo Verde. La sua è la storia di un imprenditore che ha scommesso sulla Sicilia, anche lui ha deciso di restare. Nei suoi piatti, come l’insalata di pecora “rinisca” che ha proposto, la tradizione sposa l’innovazione. “Non ci può essere futuro senza memoria – osserva -, e tornare ai veri sapori di un tempo è molto importante. Nei supermercati si trovano prodotti semilavorati e alimenti già pronti, da scaldare al microonde. Stiamo perdendo la memoria del gusto, e questo non possiamo permetterlo”.

L’importanza delle radici

Pino Drago, chef del ristorante De Gusto di Galati Mamertino, che ha proposto tre tipi di arancino (alla carne di pecora, al suino dei Nebrodi e alla carne di vacca cinisara) condivide questa visione: “Per noi la radici – dice – sono alla base di quanto abbiamo fatto e di quanto faremo. Nei nostri piatti proponiamo i prodotti del nostro territorio. La nostra idea base è quella di condividere, fare rete tra ristoratori, aiutarci ed aiutare chi produce per migliorare l’economia locale e svilupparla ulteriormente”.
Fortemente legata alla tradizione anche la cucina del ristorante Antica Filanda di Caprileone che ha proposto un brasato di vitello con maionese di carote e nocciole. Un piatto che richiede molte ore di cottura, realizzato a km zero. “In cucina – osserva Nuccia Triscari, chef nonché tra i proprietari del ristorante – servono amore e passione ma anche la conoscenza e l’attaccamento alla tradizioni. Per questo motivo il nostro ristorante fa parte dell’associazione Le Soste di Ulisse, che mira a far conoscere la Sicilia anche attraverso la cucina.
La Sicilia ha molte cose da offrire ai turisti e una straordinaria varietà in cucina: è possibile trovare lo stesso piatto in più province però preparato in modo diverso e con differenti ingredienti. In Sicilia c’è sempre da scoprire qualcosa”.

Appuntamento l’11 e 18 settembre

L’appuntamento con Nebrodigusto proseguirà l’11 e il 18 settembre con grandi chef, prodotti tipici e degustazioni.

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