Il Movimento 5 Stelle chiede l’estensione della proroga del Superbonus al 110% anche alle abitazioni unifamiliari e plurifamiliari. Ed anzi, sarebbe fondamentale allargarne la platea. Ne parla il deputato Francesco D’Uva intervistato da tempostretto.it. “Al Governo chiediamo di estendere, con la legge di Bilancio, la proroga del Superbonus 110% anche alle abitazioni unifamiliari e plurifamiliari. E non siamo soli: tecnici, imprese e associazioni di categoria, a gran voce, si uniscono a questa richiesta”.

“Loro esclusione grave colpo che danneggia edilizia”

D’Uva incalza e parla di un grave colpo in caso di esclusione per il settore dell’edilizia. “La loro esclusione rappresenta un grave colpo per milioni di cittadini e danneggia il settore dell’edilizia. Ad oggi – continua – in Italia, sono stati aperti oltre 46mila cantieri di cui la metà, secondo i dati Enea aggiornati a fine settembre, riguardano abitazioni unifamiliari. Numeri significativi che non possiamo ignorare e che ci spingono a riflettere su un ampliamento dell’estensione del Superbonus. È un atto di giustizia dovuto”.

“Superbonus 110% misura straordinaria”

D’Uva spiega inoltre l’importanza della misura: “Il Superbonus 110% è una misura dalla portata straordinaria, ideata e realizzata dal Movimento 5 Stelle racchiudendo due dei principi che stanno alla base della nostra visione politica e che animano la nostra azione politica: l’ecologia integrale verde e l’innovazione tecnologica”.

“Impulso all’economia del nostro Paese”

Il deputato 5 Stelle continua: “Una misura che dà un impulso importantissimo all’economia del nostro Paese. Secondo un’analisi del Centro Studi Consiglio Nazionale Ingegneri (Cni) si stima, per quest’anno, un contributo per la formazione di 12 miliardi di Pil e per l’attivazione di 153mila posti di lavoro che, secondo le previsioni per il 2022, aumenteranno di 265mila unità. Linfa positiva per il comparto edile, in ripresa dopo anni di buio totale, ma anche per il Mezzogiorno: da messinese non posso che essere felice che la Sicilia sia la prima regione del Sud per progetti di riqualificazione avviati”.

“Circolo virtuoso”

Francesco D’Uva prosegue: “Parliamo di un circolo virtuoso che ha contribuito al rilancio di un intero settore e del suo indotto, incidendo sull’occupazione e sull’ambiente. Il tutto senza utilizzare altro suolo pubblico, ma riqualificando il patrimonio edilizio preesistente rendendolo più efficiente, ad impatto ambientale ridotto e tecnologicamente più avanzato”. “Non possono essere esclusi altri edifici”.

E sottolinea: “La sua portata rivoluzionaria per i cittadini e per lo Stato non può essere limitata solo ad alcuni edifici, lasciandone altri esclusi senza alcun criterio. A maggior ragione se si pensa che, in questi mesi di pandemia, tanti cittadini non hanno richiesto una valutazione sulla propria unità immobiliare per motivi di sicurezza o per impossibilità legate alle limitazioni di circolazione stabilite a tutela della comunità”.

“Fondamentale ampliare la platea”

“Per questo, è fondamentale ampliare la platea, prevedendo la proroga anche alle unità abitative familiari e plurifamilari, e consentire a tutti di poter usufruire di questa misura. Garantiamo, così – conclude il deputato messinese – la possibilità di promuovere un investimento incentrato sul benessere delle persone e sul futuro del Paese, un futuro inclusivo e sostenibile, che incentiva anche la domotica e l’abbattimento delle barriere architettoniche per abitazioni a portata di tutti”.