Dopo le esibizioni trionfali nei quattro giorni in scena al Teatro Greco di Siracusa e nella data al Teatro Antico di Segesta, la Fedra di Seneca approda a Taormina.

L’opera, prodotta dall’Istituto Nazionale per il Dramma Antico (Inda) di Siracusa, affidata alla regia di Carlo Cerciello, andrà in scena al Teatro Greco per due esibizioni, sabato 3 e domenica 4 settembre, chiudendo la programmazione 2016 di Anfiteatro di Sicilia, il cartellone di eventi pensato dall’assessorato regionale al turismo, spettacolo e sport insieme alla Fondazione Taormina Arte.

La lirica e la prosa presso i principali teatri di pietra siciliani, grazie alla collaborazione con gli enti e le fondazione liriche siciliane, ha registrato un grande successo di pubblico.

La tragedia punta sulla traduzione di Maurizio Bettini, la scena di Roberto Crea, i costumi di Alessandro Ciammarughi, le musiche di Paolo Coletta e i movimenti coreografici di Dario La Ferla. A completare lo staff di Cerciello, il regista collaboratore Raffaele Di Florio, l’assistente alla regia Walter Cerrotta e l’assistente scenografo Michele Gigi.

Protagonisti sul palco saranno Imma Villa (Fedra), Fausto Russo Alesi che interpreterà sia Teseo sia Ippolito, Bruna Rossi (nutrice), Sergio Mancinelli (messaggero), Elena Polic Greco e Simonetta Cartia (prime corifee), Federica Cavallaro, Maddalena Serratore, Nadia Spicuglia e Claudia Zappia (corifee). A completare il cast gli allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico.

“Siamo entusiasti del riscontro ottenuto da questa prima edizione di Anfiteatro di Sicilia – ha dichiarato l’assessore Anthony Barbagallo – il modello di cooperazione con gli enti e le fondazioni liriche ha funzionato ed è nostra intenzione svilupparlo ulteriormente. Concluso il cartellone degli eventi cominceremo subito a programmare la stagione 2017: è nostra intenzione definire quanto prima il prossimo cartellone per poterlo presentare subito nelle più importanti fiere di promozione turistica internazionale. Anfiteatro di Sicilia ha tutto per diventare uno degli elementi di punta della nostra proposta turistica”.

(foto Carnera archivio Inda)