In arrivo un milione e 800 mila euro dall’Ufficio contro il dissesto idrogeologico per consolidare a Torrenova, nel Messinese, un’area di circa 30 mila metri quadrati interessata da una frana che risale ai primi anni del duemila. Si tratta di contrada Rocchetta, il cui territorio porta ancora i segni di quel violento fenomeno: una strada comunale dilaniata per un centinaio di metri, uno stabilimento di acqua minerale accartocciato su sé stesso, i muri di sostegno del piazzale in cui sorgeva l’opificio sventrati come se fossero di cartone.

Come si interverrà

L’intervento finanziato dalla Regione servirà ad arginare i movimenti del terreno e a ripristinare il corpo stradale e l’area occupata dai capannoni distrutti. Ciò consentirà finalmente il transito in sicurezza agli automezzi che provengono dalla rotabile comunale, scongiurando che i ruderi del fabbricato possano, poco a poco, scivolare fino a invadere la carreggiata.

Verso il bando di gara

Gli uffici di piazza Ignazio Florio, dopo avere acquisito il progetto esecutivo realizzato dall’amministrazione cittadina, hanno già avviato l’iter per giungere al bando di gara che dovrà affidare i lavori. Le opere previste dai tecnici consistono innanzitutto in due grandi strutture di contenimento, palificate lunghe circa 100 metri, da realizzare a valle e a monte della rotabile. Cento metri misura anche il tratto di piano viario che sarà completamente rifatto e dotato di guardrail. In programma anche la manutenzione del tombino e del fosso di smaltimento che canalizza le acque piovane verso valle.

Altri fondi per Racalmuto

E’ stato pubblicato dalla Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico della Regione Siciliana anche il bando per la progettazione esecutiva utile al consolidamento del versante di via Generale Macaluso a Racalmuto, nell’Agrigentino. Sono state finanziate le indagini geologiche e una serie di studi e attività che porteranno alla stesura del documento progettuale. Si rende, infatti, necessario individuare le soluzioni tecniche più idonee per mettere in sicurezza, dopo vent’anni di attesa, il costone roccioso che sovrasta il centro abitato.

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