I primi problemi di stabilità del versante su cui si sviluppa il quartiere Fortina a Capizzi, nel Messinese, risalgono a oltre quindici anni fa: una serie di frane e smottamenti che le piogge contribuirono a rendere ancora più pericolosi al punto che l’area, che ha la più alta classificazione di rischio, venne chiusa al traffico. Da allora, una lotta contro il tempo per dotare l’intervento di un progetto esecutivo e delle risorse necessarie ad eseguire i lavori.

Musumeci: “Abbiamo rispettato le procedure”

Impegni che l’Ufficio per il contrasto del dissesto idrogeologico si è pienamente assunto e con esito positivo. “Abbiamo rispettato le procedure – commenta il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, alla guida della Struttura commissariale – affidando le indagini per il documento progettuale e imprimendo un’accelerazione all’iter burocratico”.

Finanziamento dei lavori per un importo di 550mila euro

Oggi il finanziamento dei lavori per un importo di 550 mila euro. “Riqualificare i centri abitati delle nostre comunità – prosegue il governatore – vuol dire non solo garantire la loro sicura fruibilità, ma anche recuperarli all’economia, alle attività artigianali e produttive, alla vita”.

Numerosi edifici privati fatti sgomberare

L’area in questione, in pieno centro storico del Comune nebroideo, si presenta con stradine sconnesse e con numerose lesioni agli edifici privati, fatti sgomberare in via cautelativa. Il crollo del muro di sostegno ha innescato un progressivo dissesto geomorfologico che, in questi anni, si è cercato di contenere in attesa di un intervento organico e risolutivo.

Gli interventi previsti

Tra le soluzioni tecniche individuate, il rifacimento del muro che cinge il sito, a salvaguardia del centro abitato, da realizzare in calcestruzzo armato con tiranti di ancoraggio con barre dywidag e fondazioni dirette, e la pavimentazione della strada, con rivestimenti in pietra locale.

Altri interventi nel Messinese

Finanziato il progetto esecutivo per contrastare il rischio frane accertato alla fine del 2020, in attesa delle somme necessarie per i lavori a monte del centro abitato di Limina, nel Messinese. E ora la notizia tanto attesa nel comprensorio: “Abbiamo stanziato – spiega il presidente della Regione Nello Musumeci, alla guida della Struttura per il contrasto del dissesto idrogeologico nell’Isola – oltre 700 mila euro per questo importante intervento di messa in sicurezza. Un altro tassello che si aggiunge a tutti gli altri, un altro risultato degno di nota, a conferma che la Sicilia, nella tutela e riqualificazione del territorio, è la prima regione in Italia per somme erogate”.

Opera attesa in questo caso da 15 anni

Può adesso partire il countdown per un’opera attesa da oltre quindici anni e che restituirà la piena e sicura fruibilità di contrada Fornace in un versante, a monte del centro abitato, con codice di rischio altissimo (R4), e particolarmente soggetto a movimenti franosi. I danni causati alla strada provinciale 12 sono ben visibili: avvallamenti e lesioni nella pavimentazione, muri di contenimento che non resistono più alla pressione del terreno e una carreggiata che si è ristretta sensibilmente, con grave pregiudizio per il traffico veicolare. Tra le misure individuate, la costruzione di muri di sostegno e palificate, ma anche opere di regimentazione in grado di garantire un corretto deflusso delle acque piovane.

Fondi anche nell’Agrigentino

Intanto arriva un altro milione e mezzo di euro, a tanto ammonta il finanziamento utile alla messa in sicurezza a Raffadali, nell’Agrigentino, dell’area compresa tra le vie don Castrenze, Belvedere e Cristoforo Colombo. A breve l’approvazione del progetto definitivo, ultimo passaggio per procedere alla pubblicazione della gara per i lavori di consolidamento che oggi possono finalmente contare sulla copertura finanziaria.

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