Prosegue il progetto di riqualificazione della autostrada A18 Messina-Catania che sta rimettendo in sicurezza tutte le gallerie e l’asfalto dell’intero tratto autostradale. Le attività di manutenzione straordinaria sono tra l’altro in questo momento localizzate anche sulla corsia di monte della A18, nei pressi dello svincolo autostradale di Taormina.

L’intervento del CAS

Le squadre di Autostrade Siciliane sono impegnate contemporaneamente sia nella scarificazione e ripavimentazione del nastro stradale, che nelle opere di messa in sicurezza della galleria Taormina.

Lo svincolo rimarrà pertanto chiuso al transito sino alle ore 8.00 del 9 aprile, ma solo per chi viaggia da Catania verso Messina

Sino ad allora si consiglia di usufruire del vicino svincolo di Giardini Naxos.

A19: traffico bloccato a Enna in direzione Palermo

Intanto, l’Anas informa che sull’autostrada A19 “Palermo-Catania” il traffico è provvisoriamente bloccato a Enna, in direzione Palermo, per la presenza di un mezzo pesante in fiamme al km 121. Sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco, sono presenti le squadre di Anas per la gestione della viabilità.

Sicurezza stradale: oltre 2,7 miliardi per ponti, viadotti e strade provinciali

Buone notizie giungono oggi da Roma dopo la Conferenza Stato-Città. Risorse per oltre 2,7 miliardi di euro sono state destinate alla messa in sicurezza di ponti e viadotti e alla manutenzione straordinaria delle strade di competenza delle Province e delle Città metropolitane appartenenti alle Regioni a statuto ordinario, nonché di Sicilia e Sardegna.

La Conferenza Stato-Città e autonomie locali, che si è riunita oggi, ha dato l’intesa sui due schemi di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, che assegnano 1,4 miliardi di euro (previsti nella legge di Bilancio per il 2022) per gli interventi sui ponti e viadotti e più di 1,3 miliardi per gli interventi di manutenzione straordinaria delle strade. I due provvedimenti garantiscono alle Province e alle Città metropolitane un’ampia disponibilità finanziaria su un arco di tempo pluriennale (fino al 2029).

 

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