- Rifiuti, secondo Cts istanza di Gestam non accoglibile
- Andrebbe in violazione di legge
- Angelini spiega i motivi del no
La Commissione tecnica specialistica dell’assessorato regionale al Territorio e ambiente nega l’autorizzazione al progetto presentato dalla Gestam, che si occupa di gestione dei rifiuti e delle bonifiche ambientali. L’azienda aveva chiesto l’ok per la realizzazione di un impianto di depurazione di materiali inquinanti nell’area industriale ex-Pirelli di Villafranca Tirrenica. Un progetto da 14 milioni di euro.
“Messa in opera in violazione di legge”
“La proposta dell’impianto della Gestam non era accoglibile per diverse violazioni che la messa in opera avrebbe determinato in violazione di legge”. Lo spiega Aurelio Angelini, presidente della Commissione tecnica specialistica della Regione Siciliana incardinata all’assessorato regionale del Territorio e ambiente guidato da Toto Cordaro, relativamente al parere negativo di valutazione d’impatto ambientale dato al progetto di realizzazione dell’impianto di trattamento rifiuti.
Le proteste di Sicilindustria Messina
“Si tratta – dice il presidente dell’associazione degli industriali di Messina, Ivo Blandina – di rifiuti speciali che potrebbero essere stoccati, disinquinati e restituiti all’ambiente completamente puliti e senza più rischio per la salute dell’uomo. La nuova infrastruttura – prosegue – utilizzerebbe le migliori tecniche disponibili, funzionali alla depurazione di materiali dalle matrici inquinanti pericolosi per l’ambiente e per la salute dell’uomo se gettati in mare o occultati nei terreni, innocui se trasportati in sicurezza e trattati adeguatamente in stabilimenti attrezzati. La Commissione tecnica specialistica – conclude Blandina – decide, però, di non rilasciare la Valutazione d’Impatto Ambientale adducendo come motivazione la mancanza di distanza dal centro abitato”.
La Commissione ha dato parere negativo nel luglio del 2020
Replica però Angelini. “La richiesta di valutazione d’impatto ambientale è arrivata nell’aprile del 2020 e la Commissione ha dato parere negativo nel luglio del 2020, e cioè 4 mesi dopo la richiesta e non 4 anni come erroneamente dichiarato da Sicindustria Messina. “I motivi della valutazione negativa, fra le altre cose, riguardano l’insediamento dell’impianto a pochi metri da siti sensibili – sottolinea Angelini –. Si tratta di un impianto di trattamento di rifiuti urbani e speciali pericolosi e non che, secondo la normativa e il Piano regionale per la gestione dei rifiuti speciali e pericolosi, deve essere localizzato ad almeno 3 chilometri dall’abitato”.
A meno di 500 metri presenza di siti sensibili
Secondo l’’assessorato regionale al Territorio e ambiente, l’area di progetto, invece, ricade in un’area industriale totalmente circondata da centri abitati e a meno di 500 metri si è in presenza di siti sensibili: a 300 metri si trova la frazione Divieto del Comune di Villafranca Tirrena, a 250 metri la Zona Protezione Speciale (ovvero zona posta lungo le rotte di migrazione dell’avifauna) “Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e area marina dello Stretto di Messina” e a circa 180 metri un’area IBA, ovvero un’area importante per uccelli e biodiversità. “A malincuore a volte siamo costretti a dire di no, ma per quanto riguarda la proposta dell’impianto della Gestam non avremmo potuto fare diversamente”.
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