Fred Vargas, pseudonimo di Frédérique Audouin-Rouzeau, è la regina del giallo francese, nota per molti libri di successo. Ma pochi sanno che ha anche lavorato presso il CNRS (Centro Nazionale della Ricerca Scientifica) come archeozoologa, ovvero come studiosa delle relazioni tra gli uomini e gli animali nel corso della storia.

Ebbene, nel 2006, invitata alla trasmissione televisiva Tout le monde en parle, i conduttori la intervistarono anche sull’epidemia di influenza A (H5N1) e la scrittrice rispose a molte domande che ancora oggi, alla luce del Sars-CoV-2 ci poniamo: «Dovremo essere in grado di essere autonomi, non metterci nelle mani del governo, che non sarà in grado di prendersi cura delle persone in quarantena perché non ci saranno mascherine».

Ma non è tutto. La scrittrice disse anche dell’altro, parlando della trasmissione del virus, ovvero sia tramite il tocco che le goccioline (i famosi droplet): «Anche con le mascherine addosso avremo bisogno degli occhiali perché il  virus potrà entrare in noi pure attraverso le mucose degli occhi. E poi è un aerosol: può arrivare fino a tre metri quado starnutiamo, a due metri quando parliamo… si deposita anche nei capelli, ovunque…».

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Mimando la scena, Fred Vargas spiegò che il modo più comune per prendere il virus è toccare una superficie contaminata e poi mettersi le mani sul viso. Per contrastare tutto questo, consigliò di creare un mantello di plastica in casa per coprire l’intero corpo così da proteggersi dal contagio.

«Bisogna arrivare a un’autonomia di una o due ore per fare la spesa, per l’essenziale (…) Con un mantello di plastica trasparente potremo uscire. Il fine è costringere il virus a impattare sulla plastica e poi a cadere a terra», aggiunse la scrittrice.

Ebbene, 14 anni dopo, come riportato su Gentside.com, visto la carenza di mascherine in Francia (ma non solo), in molti hanno provato a costruire mascherine fai-da-te, soprattutto agli inizi dell’epidemia. E per due mesi, come detto dalla scrittrice, uno dei pochi motivi di uscita è stata la spesa, senza dimenticare il distanziamento sociali e i gesti – barriera…