2 dicembre Santa Bibiana. IL 2 dicembre si celebra in tutta la Chiesa cattolica la memoria liturgica di Santa Bibiana, o Viviana. La storia legata alla santa è avvolta nella leggenda: secondo la tradizione è stata una giovane cristiana romana che subì sotto Flavio Claudio Giuliano il martirio, legata ad una colonna e flagellata senza pietà con le «piombate», ovvero con fasci di verghe e pallini di piombo. Il corpo della santa venne esposto ai cani randagi, i quali lo lasciarono perfettamente illeso. Le spoglie vennero raccolte dal presbiterio Giovanni, che le collocò nel palazzo del padre, allora affidato alla matrona romana Olimpia (o Olimpina).
2 dicembre 1942 – In quel giorno avvenne la prima reazione nucleare. Negli scantinati dell’Università di Chicago, un gruppo di scienziati, guidato da Enrico Fermi, mise a punto il “Progetto Manhattan”, che diede il via alla prima reazione nucleare a catena controllata con produzione di energia. Da Chicago, Arthur Compton annuncia, telefonando al collega James Conant, l’esito positivo dell’esperimento: “Il navigatore italiano è sbarcato nel Nuovo Mondo”.
2 dicembre 1988 – E’ la data in cui Benazir Bhutto diventa primo ministro del Pakistan. Figlia del deposto primo ministro pakistano, ZulfikarAli Bhutto, fatto giustiziare dal generale Muhammad Zia-ul-Haq nel 1979, a 35 anni è la più giovane e la prima donna a diventare leader in un Paese musulmano nell’era moderna. Fautrice di una battaglia per la promozione dei diritti civili, la Bhutto è primo ministro dal 1988 al 1990 e dal 1993 al 1996. Per due volte, è costretta a dimettersi per scandali legati a accuse di corruzione, di cui si è sempre professata innocente. Benazir Bhutto muore il 27 dicembre 2007, a seguito di un attentato suicida avvenuto al termine di un suo comizio.
2 dicembre 1993 – In quel giovedì viene ucciso a Medellin Pablo Escobar Gaviria, signore della droga colombiana. Negli anni settanta e ottanta, Escobar costruisce un impero finanziario fondato sul commercio della cocaina, esportata in tutto il mondo. Il potere del cartello di Medellin si regge sulla corruzione e sull’intimidazione ed Escobar si rende responsabile della morte di tre candidati colombiani alla presidenza e di numerosi funzionari pubblici. Negli anni novanta, la caduta. La US Delta Force addestra una speciale task force di polizia colombiana, il Search Bloc, creata apposta per catturare Escobar. Il 2 dicembre, lo scontro a fuoco e l’uccisione di Escobar, anche se la versione ufficiale della sua morte presenta degli aspetti non del tutto chiari.
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