È stato raggiunto l’accordo tra Parlamento, Commissione e Consiglio sul nuovo Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacultura (FEAMPA). Il fondo stanzia 6,1 miliardi di euro per i prossimi sette anni. L’accordo è fondamentale per rilanciare il settore ittico europeo in un momento molto difficile, tra le perdite economiche causate dal Covid, lo spettro delle conseguenze della Brexit e le opportunità dello EU Green Deal.
“Nonostante l’accordo non rispetti a livello di cifre le ambizioni del Parlamento, che aveva inizialmente proposto una dotazione di 6,8 miliardi, un aumento del 10% rispetto alla dotazione passata, sono molte le novità e i punti importanti, tra cui senza dubbio la possibilità che il nuovo fondo finanzi l’ammodernamento delle flotte, il rinnovo degli alloggi, nonché la loro messa in sicurezza e la loro efficienza energetica. “Più che positiva – dichiara l’eurdeputato e componente della commissione Pesca, Pietro Bartolo – anche la misura che promuove gli incentivi all’acquisto di imbarcazioni per la piccola pesca costiera così come la possibilità di finanziamento per l’acquisizione di un’imbarcazione da parte dei giovani pescatori. Tutte queste misure, combinate, sono di cruciale importanza per un settore che vede ogni anno un costante e crescente distacco da parte dei giovani”.
“Trovo inoltre molto positivo – aggiunge Bartolo – sia il fatto che il FEAMPA vincoli il 30% dei propri finanziamenti a misure volte ad aiutare i nostri pescatori a far fronte alla sfida posta dai cambiamenti climatici sia la presenza di un programma di gestione delle crisi per consentire un sostegno di emergenza al nostro settore in caso di una significativa perturbazione del mercato. La crisi ancora in corso ci ha insegnato che il FEAMPA deve e può essere in grado di sostenere in maniera rapida ed efficace le nostre flotte. Il rendere più strutturale la risposta data in primavera è sicuramente un passo in avanti”. “Ora non resta che attendere i dettagli definitivi della proposta. Il mio lavoro per i nostri pescatori certo non finisce qua, ma sicuramente d’ora in avanti avrà fondamenta più solide”.
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