Un kamikaze si è fatto esplodere fuori dalla sezione consolare dell’ambasciata russa a Kabul, in Afghanistan, uccidendo due membri dello staff. Inoltre, i feriti sarebbero una decina. Ne ha dato notizia il ministero degli Esteri di Mosca.
La polizia afgana ha riferito che le guardie talebane presso l’ambasciata hanno ucciso l’aggressore a colpi di arma da fuoco ma è comunque riuscito a far esplodere l’ordigno che aveva con sé.
L’esplosione è avvenuta quando un funzionario dell’ambasciata è uscito dall’edificio per leggere i nomi a una folla in attesa dei visti. Il comunicato del ministero ha affermato che, oltre ai due morti, “ci sono anche vittime tra i cittadini afgani”. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha descritto l’attacco come un “atto terroristico”.
Khalid Zadran, portavoce della polizia di Kabul, ha detto che le guardie dell’ambasciata hanno fermato l’aggressore prima che raggiungesse i cancelli: “Un’esplosione è avvenuta quando le forze di sicurezza hanno sparato all’attentatore suicida prima di raggiungere la folla fuori dall’ambasciata russa”, ha scritto su Twitter.
Nonostante la riconquista del Paese da parte dei talebani, avvenuta l’anno scorso, ci sono ancora attentati in Afghanistan, attribuiti soprattutto al gruppo rivale dello Stato islamico radicale. Tuttavia, nel passato, gli attacchi hanno preso di mira moschee e membri talebani. Questa è la prima volta che è stata presa di mira una sede diplomatica.
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