Lo hanno portato dalla Sicilia a Genova con la scusa di una visita medica ma una volta in Liguria lo hanno riempito di psicofarmaci e lo hanno sequestrato per poter usare i suoi soldi.
Vittima un anziano sacerdote siciliano di 90 anni: i suoi aguzzini sono la sorella di 86 anni e i due nipoti. I tre hanno patteggiato una condanna da due anni ciascuno oggi davanti al giudice per l’udienza preliminare Massimo Cusatti, per circonvenzione di incapace, lesioni e sequestro di persona.
La vicenda risale ai mesi scorsi, quando la donna e i suoi due figli decidono di portare a Genova il sacerdote per farlo sottoporre a visite mediche. Quando però i quattro arrivano a Genova provvedono a isolare il parroco facendogli interrompere i contatti con gli altri familiari e gli altri preti con cui viveva in Sicilia. Poi sorella e nipoti si fanno cointestare il conto sul quale l’anziano aveva 560 mila euro.
I nipoti si fanno fare due bonifici da 40 mila euro ciascuno e iniziano a vivere a spese del parente. Le indagini sono partite dalla segnalazione dei parenti rimasti in Sicilia che non avevano più notizie del congiunto. Il pm Gabriella Dotto ha avviato le indagini e, grazie all’analisi di un capello del sacerdote, ha scoperto che era stato riempito di psicofarmaci per offuscarne le capacità intellettive.
Il pm aveva chiesto e ottenuto il sequestro di tutti i conti e i beni per tutelare la vittima del raggiro. Il gup ha subordinato il patteggiamento allo svolgimento di lavori di pubblica utilità per i due nipoti.
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